Turismo enogastronomico: promossi i primi quindici esperti, un successo la I edizione del corso di specializzazione

SMA MODENA

Nei giorni scorsi, dopo un intenso percorso formativo e di approfondimenti pratici svolti sul territorio delle province di Parma e Piacenza, si sono diplomati 15 nuovi super esperti di turismo legato alla cultura enogastronomica e alle produzioni agroalimentari di alta qualità dell’Emilia.

Un progetto innovativo delle Strade dei Vini e dei Sapori, del Gal del Ducato e di Forma Futuro. 

Quando si parla di turismo esperienziale, soprattutto in un territorio come l’Emilia, si parla anche di turismo legato alle eccellenze enogastronomiche. Quando si opera in aree geografiche complesse, dalle montagne dell’Appennino alle aree golenali del fiume Po, passando dalle zone pedecollinari, quando si parla di produzioni eccellenti a livello globale, uniche per qualità enogastronomiche, tutte strettamente legate al territorio e alla sua storia, occorre mettere in campo delle figure professionali motivate, ben preparate, che sappiano operare nel modo più opportuno in questo contesto di riferimento.

Da queste considerazioni, in un’ottica di progettualità e collaborazione su area vasta, le Strade dei Vinie dei Sapori dell’Emilia (Strada del Culatello, Strada del Prosciutto e dei Vini dei Colli di Parma, Strada del Fungo Porcino, Strada dei Vini e dei Sapori dei Colli Piacentini, Strada del Po e dei Sapori della Bassa Piacentina), insieme al Gal del Ducato e a Forma Futuro, ente di formazione dei comuni di Parma, Fidenza e Fornovo, hanno ideato un percorso di formazione altamente specialistica in ambito enogastronomico, autorizzato dalla Regione Emilia Romagna, secondo i dettami della L.R, 4/2000, della DGR 1515/2011 e della L.R. 23/2000: è nato quindi il percorso di abilitazione per l’Accompagnatore Turistico con Specializzazione nel Turismo Enogastronomico.

La prima edizione del corso di specializzazione, partito a giugno, si è conclusa nei giorni scorsi, con l’esame finale che ha visto impegnati i primi 15 studenti, tutti già affermati professionisti del settore e provenienti da tutt’Italia, che si sono diplomati dopo un percorso di formazione teorica, che ha visto la docenza di esperti quali Elisabetta Virtuani e Alberto Spisni e di intense giornate di visite guidate nei luoghi di produzione. Tappe a Borgotaro per il fungo porcino Igp, sui Colli di Piacenza con le eccellenze enologiche e di norcineria di alta qualità, nella bassa piacentina con le bontà ortofrutticole delle terre del Po e le produzioni casearie, passando dai luoghi di produzione del Culatello, del Parmigiano Reggiano e del Prosciutto di Parma.

Visto il successo, è già in cantiere la seconda edizione, della durata di 180 ore, con avvio a dicembre, nonché anche una terza edizione, che partirà con i primi giorni del 2025; informazioni e iscrizioni sul sito di ww.formafuturo.it e sui media delle Strade dei Vini e dei Sapori dell’Emilia e del GAL del Ducato.

Soddisfazione di Alessandro Cardinali, presidente del Gal del Ducato che ha coordinato le attività dei vari soggetti operanti nel territorio: “Mi permetto di parlare a nome di tutti i colleghi, o forse sarebbe meglio dire amici, delle altre Strade dei Vini e dei Sapori e del Gal: per fare la differenza, visto che i prodotti e i territori ce li abbiamo già e sono di assoluto valore, dobbiamo investire sempre più in risorse umane, in formazione; per gestire al meglio flussi turistici importanti, per garantire qualità nelle manifestazioni di promo commercializzazione, per aiutare nell’animare i Musei del Cibo, altra importante entità operante sul territorio. Per avere nuovi spunti, nuove idee, per avere giuste sensibilità, soprattutto da chi vive il turismo in modo diretto, professionale. E perché no, anche per generare nuove figure di coordinamento e di indirizzo”.

Positivo anche il commento del neo presidente di Forma Futuro, Roberto Garbi: “Mi piace evidenziare, con orgoglio, ancora una volta, il pubblico che funziona: e questa ennesima bella e concreta sinergia tra le entità che operano sul territorio, con compiti diversi ma con un fine unico, che sanno fare rete, ne è la prova. Un progetto a favore di un miglioramento della qualità dei servizi in ambito turistico, che passa dal miglioramento della qualità professionale e quindi della soddisfazione, anche economica e sociale, degli operatori direttamente coinvolti”.