La Mecarelli sul polo scolastico di Salso

14/04/2009
h.16.00

In data 10 febbraio 2009 ho presentato un’interrogazione in riferimento alla variante parziale del Comune di Salsomaggiore.
In tale variante, fra le varie modifiche al PSC comunale vigente, vi è quella relativa alla cancellazione del previsto polo scolastico per favorire insediamenti residenziali e commerciali. La mia interrogazione si rendeva necessaria in quanto la Giunta provinciale, cui compete la validazione dei PSC comunali e loro varianti, con delibera n. 1188/2008 avallava questa scelta del Comune.
Chiedevo alla Giunta provinciale di rivedere tale posizione in sede di conferenza di pianificazione, e quindi prima della definitiva approvazione della variante medesima, dal momento che il polo scolastico previsto dal PSC comunale approvato nel 2003, e precisamente quando io stessa ricoprivo il ruolo di assessore all’urbanistica, era funzionale alla razionalizzazione e al potenziamento dell’intero sistema educativo del Comune.
Alla mia interrogazione è stato risposto, con protocollo generale n. 0026742 del 18/03/09, che in realtà il Comune di Salsomaggiore ha previsto degli studi in cui la dotazione dell’ambito educativo comunale viene arricchita con “un edificio scolastico per 50 aule oltre ad una nuova palestra ed un centro per servizi accessori come cucina e mensa; resta inoltre disponibile un’ area di circa mq. 8.000 da destinare alle strutture sportive e didattiche all’aperto”.
Ci si domanda come ciò sia possibile dal momento che nella variante attuata dal Comune, rispetto ai circa mq. 40.000 previsti per il polo scolastico dal PSC del 2003, vengono lasciati all’ambito educativo soltanto mq. 5.000 circa.
Ma il fatto sconcertante è rappresentato dalla documentazione tecnico-normativa del Comune a cui la Giunta provinciale fa riferimento nella sua risposta: si tratta infatti di quella contenuta nel PSC del 2003 e non di quella della variante in corso! E’ ovvio che nella previsione del 2003 vi fosse lo spazio sufficiente a realizzare un vero e proprio campus, poiché questo era nelle intenzioni dell’Amministrazione di allora. Ma non è così per l’attuale Amministrazione salsese.
Sarebbe bastato che nel confezionare la risposta la Giunta provinciale avesse letto le due differenti documentazioni e non si fosse limitata a improvvisare la solita difesa a favore delle scelte di amministrazioni della medesima area politica, anche se vocate a dare meno spazio all’educazione e più spazio alla speculazione.
Rammento che per tutto il periodo del mandato, la Giunta Bernazzoli non ha fatto che affermare come il tema scuola fosse fra le priorità: le parole sono smentite dai fatti.

Paola Mecarelli
“Provincia Nuova”

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