Riconoscimenti per l’Ateneo ducale

Rubrica: University
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04/08/2009
h.14.30


Il Prof. Enrico Dalcanale e il Prof. Rocco Ungaro del Dipartimento di Chimica Organica e Industriale della nostra Università hanno conseguito importanti riconoscimenti nazionali nell’ambito del XXIII Congresso Nazionale della Società Chimica Italiana tenutosi a Sorrento dal 5 al 10 luglio.
Al meeting si sono dati appuntamento più di 1300 chimici provenienti dal mondo accademico e industriale italiano insieme ad autorevoli scienziati stranieri.
Il Prof. Ungaro ha ricevuto la medaglia d’oro “Piero Pino 2009” conferita annualmente ad uno studioso che abbia apportato contributi di particolare rilievo scientifico, innovativo o applicativo nei settori della catalisi, chimica macromolecolare e chimica organica.
La motivazione del premio ottenuto dal nostro docente si riferisce infatti al suo fondamentale ed originale contributo allo sviluppo della Chimica Supramolecolare.
L’originalità delle ricerche di Ungaro derivano dall’utilizzo di molecole macrocicliche per la realizzazione di sistemi in grado di riconoscere ioni metallici o molecole più complesse come gli acidi nucleici o specifiche proteine con applicazioni che spaziano dalla sensoristica a sistemi per la rimozione di metalli, alle nanotecnologie biomediche.
Al Prof. Enrico Dalcanale è invece andata la targa d’argento del premio alla ricerca destinata al ricercatore che abbia conseguito risultati scientifici di particolare rilievo per la “Chimica organica nei suoi aspetti di determinazione strutturale e interazioni molecolari”.
Il docente svolge da tempo ricerche sui cavitandi. Come ricorda il nome, questi recettori sintetici presentano una cavità adatta ad ospitare molecole complementari e quindi ben si prestano alla realizzazione di nuovi materiali con specifiche funzioni (materiali auto-riparanti, polimeri in grado di dare risposte a stimoli esterni ecc…).
Entrambi i riconoscimenti premiano quindi le ricerche svolte nel Dipartimento di Chimica Organica ed Industriale dell’Università di Parma che, partendo da importanti studi di base, mirano a realizzare applicazioni della Chimica Supramolecolare e delle Nanotecnologie nella vita di tutti i giorni, come nuovi sensori per analiti di interesse ambientale o biomedico, nuovi materiali e sistemi intelligenti in grado di compiere specifiche funzioni. Questi riconoscimenti inoltre mostrano come la scuola di chimica dell’Università di Parma sia sempre e comunque particolarmente attiva in ricerche di grande attualità nonostante le importanti e continue ristrettezze economiche che attanagliano il mondo accademico e la ricerca scientifica italiana.
Le competenze scientifiche sono sempre disponibili per poter trasferire gli importanti risultati ottenuti dalle ricerche di base ai settori applicativi e dare così il giusto slancio a nuove tecnologie che possano rendere le imprese che vogliano cimentarsi in tale sfida più competitive anche a livello internazionale.
I premi ricevuti dai ricercatori della nostra università rivestono un particolare rilievo anche perché previsti nell’ambito delle celebrazioni dei 100 anni di fondazione della Società Chimica Italiana, avvenuta a Roma nel gennaio del 1909.


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