Violenza di genere, le donne del PD: “Problema irrisolto”

Un minuto di silenzio in memoria di Valeria Solesin, vittima della strage terroristica di Parigi. Così si è aperta la conferenza stampa indetta dalle donne del Pd di Parma per commentare i dati e la situazione nella provincia ducale in occasione del 25 novembre, Giornata mondiale per contrastare la violenza sulle donne.

Nell’ultimo anno a Parma 221 donne si sono rivolte allo sportello antiviolenza, in tutta la Regione sono state 2.900. A livello nazionale i dati riportano 115 donne ammazzate da persone della propria famiglia, 4 in Emilia-Romagna. “La novità è che a Parma, dalla fine del 2014, è stato aperto lo sportello per l’accoglienza degli uomini maltrattanti – ha detto Lucia Mirti, membro della Conferenza regionale donne Pd – in otto mesi di attività, in 15 si sono rivolti alla struttura, di cui 5 sono già in trattamento”.

“In questi giorni è partito il rinnovo della Conferenza permanente delle donne del Partito Democratico – ha dichiarato Anna Cagnolati, Segreteria cittadina Pd – un luogo aperto pensato per proporre cambiamenti concreti nella qualità della vita delle donne. Diverse cose sono state fatte anche a livello legislativo come la ratifica della convenzione di Istanbul, il Decreto legge del 2013 sul contrasto della violenza e ultimamente nella legge “la buona scuola” si prevede che le nuove generazioni vengano educate al rispetto della parità di genere”.

La maggior parte delle donne che subisce soprusi sono coniugate, con figli, di nazionalità italiana, e la violenza viene perpetrata da parte di uomini italiani, coinvolgendo, in molti casi, anche i figli. “Spesso gli uomini che compiono queste violenze non riconoscono nemmeno la gravità di quel che fanno – ha detto Emma Iovino, delegata parità di genere e diritti della segreteria provinciale Pd – dicono di essere stati in preda a raptus e di averlo fatto per amore, ma questo non è amore. Le donne del Pd ci sono in questa lotta, e lotteremo fino in fondo perché questa cosa non può andare avanti così”.

Sul tema sono intervenute anche Patrizia Maestri, deputata Pd, e Barbara Lori, consigliera regionale del Pd. “Il femminicidio e la violenza maschile sulle donne sono eventi che, nonostante tutti i cambiamenti nella nostra società, sono quasi sempre dei delitti annunciati, figli della mentalità patriarcale di cui è intriso tutto il nostro Paese – ha detto Maestri – Lo dicono le statistiche. La violenza annulla ogni altro sentimento, distrugge tutto e lascia in vita solo se stessa. Perché maturi una sensibilità diffusa e profonda sul tema della violenza di genere è necessaria una reazione di condanna forte e chiara”.

Spiega quanto fatto in regione la consigliera Lori. “Il punto della situazione è stato fatto la scorsa settimana in Commissione pari opportunità con l’audizione del Centro antiviolenza regionale. A Parma, da più di 20 anni, esistono case d’accoglienza dove ospitare donne con o senza figli, che hanno bisogno di un luogo protetto in cui intraprendere un percorso di allontanamento emotivo e materiale dalla relazione violenta. Le domande di aiuto sono in aumento, ma questo dato se da un lato dimostra che il fenomeno è duro da sconfiggere, dall’altro certifica la fiducia delle donne verso un importante presidio e servizio di sostegno con cui, anche a livello regionale, è stata manifestata a più voci l’intenzione di proseguire la proficua collaborazione”.

Ufficio stampa Pd provinciale Parma

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