La Borsa Merci Telematica parla parmigiano

16/12/2009
18.00

Piace sempre più la Borsa Merci Telematica (BMTI) dove il Parmigiano-Reggiano e il Prosciutto di Parma sono sempre più richiesti e dove tra poco saranno disponibili anche derivati del pomodoro e siero del latte. Con interessanti prospettive di internazionalizzazione a partire dai Paesi del Mediterraneo.
Da inizio anno sono state trattate 168.000 forme di Parmigiano-Reggiano (oltre 15.000 al mese), pari a circa 6.700 tonnellate, per un valore di 51 milioni di euro.
Il mercato del Prosciutto di Parma, che ha solo un anno di vita rispetto ai quattro del parmigiano, nel 2009 ha registrato la vendita di quasi 10.000 pezzi, per 615.800 euro. La quota parmense delle transazioni nazionali è circa i 3/4 per il formaggio e i 2/3 terzi per il prosciutto.
«La maggioranza di tali contratti è stata assicurata dal credito, grazie al servizio accessorio alle contrattazioni del “mercato telematico sicuro”, che rende la Bmti uno strumento all’avanguardia» dice Andrea Zanlari, presidente della Camera di Commercio di Parma e vice-presidente della borsa. «Le aziende si stanno accorgendo che il mercato telematico permette contrattazioni con costi ridotti e servizi personalizzati disponendo di un costante aggiornamento sui prezzi e sull’andamento dei mercati.
Abbiamo grandi progetti: la internazionalizzazione, l’affiancamento di servizi logistici e uno finanziario che anticipi al venditore parte dell’importo fatturato alla consegna, una Borsa agroalimentare mondiale (Bat) per l’Expo 2015”.
Su tale fronte, infatti, pochi giorni fa si è svolto a Roma presso Unioncamere un incontro fra la Bmti e i delegati FAO di nove Paesi del Mediterraneo sud-orientale: Marocco, Tunisia, Algeria, Libia, Egitto, Libano, Yemen, Siria, Giordania. E’ stato uno dei primi passi operativi verso la realizzazione della Borsa Agroalimentare Telematica (BAT), il mercato virtuale che garantirà efficienza, equità e trasparenza negli scambi commerciali dei prodotti agricoli e agroalimentari. Un obiettivo raggiungibile grazie alla realtà consolidata della Bmti, che fa dell’Italia il primo Paese al mondo con una piattaforma telematica regolamentata per legge.
Una borsa che vede Parma fra i protagonisti: la Camera di Commercio è tra i soci fondatori della “società consortile per azioni” ed è il primo azionista con oltre 1/4 delle quote; gli operatori parmensi accreditati sono circa un 10% degli 800 totali, mentre fra la settantina di soggetti abilitati all’intermediazione quasi il 20 per cento sono di Parma e provincia.
Finora sono stati transati oltre 717 milioni di euro, e solo nel 2009 è stato stipulato il 30% dei contratti conclusi dall’inizio delle attività, con una crescita costante in tonnellate di merci e valore: 250 milioni fino a novembre (172 milioni nel 2008), il 17% su Parma e provincia.
La Bmti fu ideata nel 2000 per assicurare efficienza e razionalità ai mercati determinando, con rapidità e trasparenza, i quantitativi scambiati ed i prezzi realizzati. Dopo alcuni anni di sperimentazione e sulla base dei risultati, fu istituzionalizzata nell’aprile 2006 con decreto del Ministro per le politiche agricole.
Il sistema, tra i più avanzati al mondo, consente per la prima volta di contrattare per via telematica generi agricoli, agroalimentari e ittici da postazioni remote e con prezzi non più rilevati o stimati ma reali, determinati dall’asta continua ed elaborati nel listino settimanale delle quotazioni raggiunte.
Oggi sono 40 i “mercati” attivi (ossia i prodotti trattati): altri 10 stanno per aggiungersi. Attualmente l’accesso è gratuito ma riservato agli operatori abilitati.

    

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