Ceta, Romanini: “Un’opportunità per i prodotti di Parma”

“Un accordo importante che apre ai prodotti Dop e Igp del nostro territorio un mercato vasto e quindi nuove opportunità di sviluppo e crescita grazie all’eliminazione di quasi tutti i dazi all’importazione, facendo risparmiare agli esportatori europei circa 500 milioni di euro l’anno e semplificando gli oneri burocratici”.
“Grazie all’accordo verranno riconosciuti, e godranno quindi di una protezione dalle imitazioni, 176 prodotti a indicazione di origine, in totale 230 tra Dop e Igp in un quadro in cui i 41 italiani di fatto rappresentano la quasi totalità delle nostre esportazioni agroalimentari – ha ricordato Giuseppe Romanini – tra queste Prosciutto di Parma e Parmigiano Reggiano che, finalmente, vedranno riconosciuta anche oltre oceano la propria specificità territoriale che è sinonimo e garanzia di alta qualità”.
“È falso sostenere, come sta facendo a gran voce la Lega Nord, che l’accordo avvantaggerà poche multinazionali, ai danni di imprenditori, agricoltori e consumatori italiani e, soprattutto, che andrà a discapito dell’occupazione e della sicurezza alimentare. Il Ceta – ha spiegato – non inciderà assolutamente sulle norme ambientali europee in materia di sicurezza alimentare e, come avviene attualmente, i prodotti canadesi potranno essere importati e venduti nell’UE solo se rispettano interamente le nostre normative. In un mondo che è a tutti gli effetti globalizzato l’apertura dei mercati è inevitabile; l’accordo Ceta è l’esempio di come il libero mercato e la libera concorrenza, anche sul piano internazionale, possano essere regolamentati e accompagnati da specifiche garanzie di tutela per i consumatori finali e i produttori locali”.

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