Piccoli negozi, Effetto Parma: “Risorse dai centri commerciali”

Parma è la prima città in Italia in cui l’eventuale apertura di nuove medie strutture di vendita (da 251 a 2.500 mq), già deliberate e di cui il Consiglio comunale ha previsto l’insediamento, porterà beneficio anche al piccolo commercio. Come? Introducendo tra le compensazioni obbligatorie previste una partecipazione economica perequativa che sarà destinati ad attività di sostegno e sviluppo del commercio di vicinato e del centro storico.

Sia chiaro, l’amministrazione Pizzarotti non ha mai approvato nuovi centri commerciali ma anzi con questa delibera riesce a volgere le facili concessioni delle passate amministrazioni, deliberate senza mai compensare gli impatti delle grandi strutture sul piccolo commercio, in uno strumento invece a vantaggio di quest’ultimo.

Preso atto che sono molte le potenzialità di insediamento per superfici commerciali da 251 a 2.500 m/q già in passato deliberate e che retrocederle potrebbe far innescare oggi diverse cause a carico dell’ente, con questo nuovo atto, unico esempio in Italia, l’amministrazione Pizzarotti interviene a monte.

Per il rilascio delle autorizzazioni a nuovi centri di vendita saranno infatti introdotti specifici criteri valutativi attraverso cui quantificare l’impatto delle nuove strutture secondo vari indicatori: dimensionale, occupazionale, ambientale, viabilistico. Quantificati i singoli impatti, gli operatori dovranno compensarli con apposite misure, tra cui, con riferimento a quello dimensionale-incrementale, nel caso in cui la nuova apertura implichi consumo di suolo, il versamento di una partecipazione economica perequativa a vantaggio del piccolo commercio.

Tale partecipazione sarà del 5% rispetto al valore medio immobiliare Istat delle singole zone del Comune di Parma, con particolare attenzione al centro storico, dove questo valore viene ridotto per effetto dei progetti di valorizzazione commerciale che incentivano espressamente l’apertura di nuove medie strutture di vendita quali magneti di nuove attività commerciali.

Effetto Parma

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