Assemblea Confartigianato: in 40 da Parma ai lavori romani

Il punto sulle misure per la ripresa economica, le prospettive dell’Unione Europea, ma soprattutto le aspettative dell’artigianato e delle piccole imprese italiane: tutto questo è stato al centro dell’assemblea nazionale di Confartigianato che si è svolta oggi a Roma, all’Auditorium ‘La Nuvola’.
Ai lavori dell’assemblea hanno assistito i delegati del sistema confederale provenienti da tutta Italia e fra questi anche una delegazione di 40 fra imprenditori e dirigenti di Confartigianato Imprese Parma, accompagnati da Leonardo Cassinelli, presidente provinciale recentemente riconfermato.
“Uno dei temi trattati oggi che mi sta particolarmente a cuore è quello riguardante Industria 4.0 o, come preferiamo noi, impresa 4.0 che è stato anche oggetto di un recente convegno che abbiamo organizzato a Parma. La digitalizzazione, l’innovazione e la connessione con i mercati esteri sono chiaramente il futuro, ma le istituzioni devono metterci nelle condizioni di poter cavalcare il cambiamento e non lo possiamo fare se non abbiamo la banda larga e paghiamo l’energia elettrica tre volte tanto rispetto ad altri paesi europei” ha commentato Cassinelli.
Il presidente nazionale Giorgio Merletti, nella sua relazione, ha indicato le richieste dei piccoli imprenditori per imboccare la strada dello sviluppo. I temi principali toccati sono stati: accesso al credito, sburocratizzazione, realizzazione vera dello small business act, riordino della materia fiscale e riduzione della pressione, cancellazione dell’Imu su immobili produttivi, servizi innovativi, energia e banda larga, pagamenti puntuali alle imprese da parte della pubblica amministrazione.
Merletti che ha dichiarato: “L’Europa deve avere la capacità di ascoltare, proteggere i cittadini e abbandonare cieche politiche di austerità. Ci sono 25 milioni di pmi in Europa e bisogna tornare a pensare al piccolo perché senza le imprese non c’è lavoro. I governi devono recuperare la relazione con i corpi intermedi come il nostro, perché siamo un baluardo contro la frammentazione. La società è liquida e Confartigianato è una delle navi per veleggiare nel mare aperto”.
Dell’importanza delle piccole e medie imprese e dell’artigianato si sono dimostrati essere ben consapevoli il ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda e il presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani intervenuti all’assemblea.
Il primo ha puntato i riflettori sul fatto che per 30 anni non c’è stata una politica per le imprese e non ci si è occupati dei fattori di sviluppo ed è per questo che l’Italia ha subito la crisi più di tutti gli altri paesi europei. Le opportunità secondo il ministro vengono dall’export e dal turismo e gli obiettivi sono di puntare su chi investe e innova: «Non esiste altro modo per aumentare l’occupazione» ha dichiarato. Le misure da attuare sono gli incentivi fiscali automatici, non i bandi calati dall’alto e riservati a specifiche categorie. “Siete voi imprenditori a sapere dove investire e dove innovare. Serve inoltre una buona politica antidumping che protegga il mercato europeo dalla concorrenza sleale perché bisogna contrastare la vendita di merci estere a prezzi inferiori a quelli del mercato interno (è il caso dei prodotti cinesi per esempio)” ha concluso Calenda.
Tajani ha scelto il palco di Confartigianato per annunciare che il Parlamento Europeo ha appena approvato misure antidumping “per fare in modo che la partita possa essere giocata ad armi pari”. Il presidente del Parlamento Europeo poi ha annunciato la volontà di attuare lo small business act anche nel campo dell’accesso al credito che per le pmi “è il problema dei problemi” e di voler lavorare per “la riforma del mercato energetico e l’armonizzazione della materia fiscale a livello europeo, altrimenti esisteranno sempre aree più competitive di altre e non deve essere così. E senza di voi non si va da nessuna parte – ha concluso – dimenticare le politiche per le imprese è un suicidio, perché senza chi intraprende non c’è lavoro”.

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