Offre un passaggio in auto e molesta la passeggera

Nei giorni scorsi a Parma una giovane si è presentata presso gli uffici della Squadra Mobile per denunciare di esser stata vittima di molestie sessuali.

La ragazza, una studentessa universitaria fuori sede, spiegava che, circa una settimana prima, per raggiungere Parma dopo un fine settimana trascorso nella sua città natale, aveva deciso di cercare un “passaggio” tramite una nota piattaforma web di “car pooling”. La sua richiesta di “passaggio” era stata accolta da un ragazzo che, come lei, avrebbe dovuto raggiungere la città ducale nello stesso giorno e, pertanto, si accordavano per incontrarsi e condividere il viaggio.

La ragazza, che già in passato aveva fatto ricorso al “car pooling” per i suoi viaggi da studentessa, non immaginava che il proprietario dell’auto, anche lui un giovane laureatosi da pochi mesi e che raggiungeva Parma per lavoro, potesse avere altre mire.

Incontratisi il giorno successivo in una stazione di servizio in A14, i due iniziavano il loro viaggio e, sin da subito, la ragazza notava che durante la conversazione il suo compagno di viaggio spesso inseriva battute a sfondo sessuale e frasi a doppio senso, su cui lei cercava di glissare portando il discorso su altri argomenti.

Durante il viaggio, però, le frasi sono diventate sempre più esplicite, gli argomenti e l’atteggiamenti sempre più morbosi ma, soprattutto, il ragazzo ha iniziato a cercare un contatto fisico con lei: prima sfiorandole la gamba, poi posandole la mano sulla coscia e costringendo la ragazza a ritrarsi e rannicchiarsi contro la porta ed infine cercando di toccarle il seno.

La ragazza, intimorita, rintuzzava i tentativi di approccio, reagendo con fermezza, fino a quando, a pochi km da Parma, l’uomo fermava l’auto in una piazzola di sosta e sii avvicinava repentinamente con la bocca al collo della ragazza baciandola e chiedendole un rapporto sessuale; la ragazza reagiva allontanandolo e minacciando di chiamare il 113. A questo punto l’uomo, si rimetteva alla guida e, dopo pochi minuti, giunti a Parma faceva scendere la passeggera.

Raccolta la denuncia, gli uomini della Sezione Reati Contro la Persona della Squadra Mobile, partendo dal numero di telefono con cui la ragazza aveva fissato l’appuntamento, sono risaliti all’identità del ragazzo che, successivamente, la medesima vittima ha riconosciuto in una foto inserita in un album postole in visione.

Sulla scorta delle dichiarazioni rese dalla ragazza e dei successivi riscontri il ragazzo è deferito all’AG in stato di libertà per il reato di cui all’art. 609bis CP.

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