Gentili Signori,
come certamente saprete Legambiente Parma, su sollecitazioni da tempo pervenute da soci e cittadini, si sta occupando del progetto di costruzione in atto del centro commerciale in zona Fiere a Baganzola, denominato Parma Urban District, e delle sue ricadute sul progetto di ampliamento dell’aeroporto Verdi.
Abbiamo raccolto e studiato molta documentazione, come siamo abituati a fare con il metodo dell’ambientalismo scientifico, e riteniamo che entrambi i progetti presentino delle criticità e, soprattutto, delle incompatibilità fra loro.
Vogliamo pertanto portare alla Vostra attenzione proprio la relazione che intercorre tra la costruzione del grande centro commerciale di Baganzola e il destino dell’aeroporto di Parma nonché delle sue possibilità di sviluppo e di piena operatività.
Alla luce delle norme di sicurezza ENAC infatti, ci pare che il centro commerciale non solo non sia sinergico con l’aeroporto (come comunicazioni a mezzo stampa vorrebbero suggerire), ma addirittura ponga le precondizioni per il suo definitivo affossamento.
Uno scenario che si delinea chiaramente, a nostro modo di vedere, anche da recenti risposte ufficiali dell’Amministrazione Comunale.
Non intendiamo qui porre la questione di merito sulla necessità di un centro commerciale di quel tipo: Legambiente è notoriamente contraria alle logiche cementizie di occupazione del territorio che comportano aumentano di traffico e inquinamento senza sostenibilità economico-sociale.
Né vogliamo qui interloquire sull’opportunità dell’ampliamento di piste su cui pure abbiamo perplessità, e nemmeno sulla correttezza
amministrativo-legale dei progetti, sulla quale ci siamo già espressi e continueremo a farlo.
Vogliamo solo rivolgere a voi, associati e rappresentanti dell’Unione Parmense Industriali, cui riconosciamo un importante ruolo pubblico, queste sottolineature di problemi riguardanti l’intera Città:
– la probabile incompatibilità tra centro commerciale e aeroporto (non fugata dalla risposta ufficiale dell’Amministrazione Comunale).
– se tale incompatibilità fosse definitivamente confermata sarebbe messa a rischio l’operatività di una struttura presentata finora come di interesse generale per la città e i cospicui investimenti privati connessi.
– la mancanza di dibattito sulla questione sembra evidentemente sminuire il ruolo di interesse cittadino dell’aeroporto. In particolare l’atteggiamento silente delle istituzioni locali e regionali pare confermare che non si crede né nell’ampliamento, né nel mantenimento dell’aeroporto di Parma.
Il territorio di Parma è già stato afflitto da scelte strategiche e trasportistiche clamorosamente errate, balzate purtroppo agli onori delle cronache nazionali: dal progetto di Metropolitana, al moncone di Ti-BrE, passando per il ponte sul Po oggi chiuso e per la perdita dei finanziamenti sulla ferrovia Parma-La Spezia.
Crediamo che le aziende oggi più innovative e avanzate del territorio possano avere un ruolo importante per rivedere questa deriva negativa.
Noi, per parte nostra, siamo disponibili ad essere parte attiva a questo confronto.
Grazie per l’attenzione e disponibilità,
Legambiente Parma