“Nibiru si sta dirigendo verso di noi”

15/05/2010

Trentasettesima puntata della rubrica di ParmaDaily “Misteri” a cura di Riccardo Zammarchi (clicca qui per leggere le altre).

Sono passati tre anni dalla sua prima intervista su ParmaDaily. Da allora ci sono stati avvistamenti ufo o cerchi nel grano di particolare interesse nel nostro territorio?
I due casi più eclatanti sono stati un crop-circle a Torrechiara nel 2009 e un incontro ravvicinato del 3° tipo (secondo la classificazione dell’astrofisico J.A. Hynek), certificato dal sottoscritto con interrogatorio del testimone, avvenuto a Vicofertile nel dicembre del 2008.
Il crop-circle di Torrechiara era un falso, un artefatto. Ricordava molto quello di Panocchia del 2004. Nel campo era evidente il calpestìo dei “circlemakers”, i quali avevano creato un vero e proprio sentiero che conduceva al pittogramma.
Nei crop-circles di matrice sconosciuta (presunta extraterrestre) non si vede affatto l’impronta dell’uomo, mentre qui invece era palese. Sono stati comunque abbastanza bravi: è difficile agire sul grano, quando non è maturo. Anche la strumentazione confermò questa tesi: nel centro del cerchio, la cosiddetta “fontanella”, non vi era nessuna deviazione del campo magnetico, le radiazioni ionizzanti e le microonde erano normali.
Il caso di Vicofertile è invece molto, molto interessante. Alle 04.45 del 6 dicembre 2008 R.F. (un 43enne, tecnico presso un’azienda metalmeccanica della provincia di Reggio Emilia) è in sella alla bicicletta per recarsi all’appuntamento con un collega presso il parcheggio del Palasport.
R.F. sta pedalando nel sottopasso della tangenziale, lungo una cinquantina di metri. Ad un tratto, nel silenzio della notte, avverte distintamente una sorta di “rombo”, come quello di un camion: ma non c’è alcun veicolo in avvicinamento, né dietro né avanti a sé. Nel contempo si accorge che, alla fine del tunnel, la strada si stava illuminando, insolitamente, d’azzurro. Non appena uscito dal sottopasso, percepisce nettamente un enorme calore mentre il tratto di strada antistante si riempie di un’intensa colorazione azzurra.
A questo punto il testimone, cominciando ad essere allarmato, si ferma e alza lo sguardo verso il cielo. A circa 200 metri d’altezza sta fluttuando, quasi impercettibilmente e nel più totale silenzio, un enorme “oggetto” di forma discoidale (ma dal perimetro pluri-segmentato, come quello di un poliedro), dotato di una corona circolare in cui erano inscritte numerose “aperture ovali” (oblò?), emananti “flash” di colore azzurro in sequenza alternata (tipo luce stroboscopica o luminaria natalizia).
In posizione centrale il “disco” presentava un grande “faro”, che proiettava al suolo un intenso fascio di luce fissa, anch’essa azzurra. L’osservazione si è protratta solo per alcuni istanti, in quanto, poco dopo che il testimone aveva alzato il capo verso l’alto, l’oggetto luminoso ha cominciato a muoversi velocemente, spostandosi dalla sinistra del teste (dal quartiere “Crocetta”, quindi da nord-est) alla sua destra (verso Corcagnano, quindi sud-ovest), il tutto senza provocare alcun rumore o spostamento d’aria. L’oggetto è poi sparito nel nulla, lasciando dietro di sé una lunghissima “striscia” azzurra (come la scia di condensazione dei jet convenzionali, ma di consistenza diversa).

E’ vero che gli avvistamenti nel corso degli anni si sono fatti sempre più frequenti?
Consultando la casistica degli avvistamenti su Parma e provincia, redatta da me, si conferma che il quadrilatero formato da Vicofertile, Vigheffio, Baganzola e Ponte Taro è particolarmente interessato da fenomeni aerei anomali, di cui, lo ricordo, si occupa anche il 2° Reparto – Difesa Aerea – dello Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare Italiana. Negli ultimi cinque anni, altre tre segnalazioni sono state raccolte in quel perimetro.

Ultimamente è molto in voga il calendario Maya e tutte le tematiche riguardanti il 2012. Secondo lei a cosa è dovuto questo successo mediatico?
Il 21 dicembre 2012 è oggi associato all’idea che in tale data si verificherà un cataclisma. Questa idea è stata diffusa attraverso siti internet, libri, documentari TV ed ultimamente anche da alcune pellicole cinematografiche. Vi sono varie teorie scientifiche, secondo le quali in quell’anno aumenterà il calore solare, provocando quindi complicazioni con i sistemi elettrici, anche per l’inversione del campo magnetico terrestre. Per molti, invece, tutto ciò non ha alcuna prova: anche perché i più sono convinti che tutti si allarmino solo perché il calendario Maya non va oltre tale data, non riuscendo ad entrare nell’ottica che questo indica solo la “fine di un periodo”, non necessariamente connesso ad un evento apocalittico, anche se alcuni ritengono che ogni “fine” sia sempre coincisa con eventi catastrofici.
Il calendario del popolo Maya è basato su venticinque diversi cicli. Il ciclo maggiore, o “Lungo Computo”, dura esattamente 1.872.000 giorni (circa 5.125 anni): il ciclo attuale, il quarto, ha avuto inizio nel 3114 a.C. e terminerà il 21 dicembre 2012. Il 22 dicembre (equivalente al 31 dicembre di fine millennio, presente nel calendario Giuliano) dovrebbe iniziare un nuovo ciclo, il quinto.
Ho cercato di esaminare a fondo ogni possibile interpretazione di questo intrigante enigma.
Un’ipotesi è che il nemico a sorpresa sia il Sole: sì, proprio l’artefice della vita sulla Terra potrebbe mettere ko, con una serie di “eruzioni”, le infrastrutture sulle quali poggia l’Occidente. Una volta tanto, questo allarme non è frutto della solita mente “catastrofistica”, bensì viene direttamente dalla NASA. Questo scenario apocalittico si fonda su una gigantesca tempesta solare, che “spegnerà” ogni circuito elettrico ed elettronico, inattivando trasmissioni radio-TV, radar, satelliti e telefonini.
Dal dicembre 2008, infatti, l’attività del Sole sta lentamente aumentando. La nostra stella varia il suo campo magnetico ogni 11 anni e, ad un certo punto, si raggiunge un picco di fenomeni (eruzioni solari e getti di massa coronale), dai quali si sprigionano grandi quantità di energia e di radiazioni. Tali radiazioni (“vento solare”) raggiungono la Terra in soli 8 minuti, dando luogo a tempeste geomagnetiche. Per nostra fortuna la magnetosfera terrestre ci protegge: gli effetti diretti delle tempeste solari sul sistema neuronale dell’Uomo sono limitati, ma il loro impatto sulle strutture di comunicazione potrebbe essere disastroso. Si prevede che questo ciclo solare raggiungerà il prossimo picco massimo tra il 2012 e il 2013.

Un altro argomento “misterioso” su cui si è parlato e scritto molto è il fantomatico pianeta X o Nibiru. Cosa c’è di vero?
Nibiru è una “stella oscura”, circa la metà delle dimensioni del nostro Sole. Intorno a questa stella oscura, attratti dalla sua gravità, ruota un certo numero di grandi pianeti con piccoli satelliti: uno di questi pianeti è “Planet X”. E’ come una sorta di mini-sistema solare. Questi oggetti stanno  dirigendosi verso di noi, come hanno fatto in un lontano passato.
Questi oggetti saranno visibili dalla Terra entro i prossimi due anni. Attorno al 2012-2013 questi oggetti saranno più vicini a noi e al nostro Sole e domineranno il cielo diurno e notturno. Un altro fatto che molte persone non conoscono è che “Planet X” è un pianeta abitato. Il governo degli Stati Uniti lo sa: infatti sono in contatto con loro, perché questo non è solo un evento catastrofico per noi, ma anche per loro.
Gli abitanti di “Planet X” sarebbero proprio gli “Dei” suméri, chiamati Anunnaki (letteralmente: “Coloro che dal Cielo sono venuti sulla Terra”).

Ci parli del centro culturale Galileo. Da chi è composto e qual è il vostro scopo?
Il centro culturale Galileo nasce da un’idea di un gruppo di persone che hanno in comune un interesse: dimostrare la realtà della vita extraterrestre, non solo a parole, ma con fatti concreti.
La parola extraterrestre è purtroppo ancora oggi, nell’immaginario popolare, legata al mito della fantascienza o, nella peggiore delle ipotesi, alle fantasie di qualche personaggio in cerca di notorietà. Se da recenti sondaggi è risultato che negli Stati Uniti oltre la metà della popolazione non crede a ciò che viene dichiarato loro da parte del governo americano circa l’esistenza degli extraterrestri, in Italia stiamo forse muovendo solo adesso i primi passi nella direzione giusta. Grazie al crescendo di avvenimenti e alle testimonianze sempre più incalzanti di personaggi civili e militari degli ultimi anni, è con grande dedizione, ma anche con una certa responsabilità, che alcune persone della società civile sentono più di altre la necessità di sapere, conoscere, cercare chi e che cosa c’è oltre la Terra. Lo scopo che le anima è quello non solo di sapere per far sapere, ma anche di conoscere per non temere.
Molto spesso l’informazione sull’argomento extraterrestri non esiste perché non se può parlare; troppe le implicazioni sociali, culturali e religiose: gli UFO sono un problema di “intelligence”.
E’ a questo punto che alcuni di noi hanno deciso che è giusto fare qualcosa anche a livello locale, per sensibilizzare l’opinione pubblica: nel gennaio del 1998 alcune persone già “dentro la materia”, iscritte al Centro Ufologico Nazionale, danno vita ad un’associazione culturale senza fine di lucro denominata “Galileo – Centro culturale di ricerche esobiologiche”; ricerche di tutte quelle manifestazioni “fisiche” che sono riconducibili a realtà extraterrestri. Il fine dell’associazione, che è apolitica, apartitica e aconfessionale, è sancito dall’art. 3 dell’atto costitutivo: “Propagandare, promuovere e diffondere obiettivamente l’informazione sugli oggetti volanti non identificati e sulle implicazioni di tale fenomeno nella storia dell’uomo. Per il raggiungimento dei propri scopi, l’associazione potrà organizzare corsi di preparazione alla ricerca sul campo, mediante l’utilizzo di strumenti di rilevazione ottica, elettronica ed elettromagnetica; convegni, dibattiti, nonché la pubblicazione di un periodico”. Le ricerche sul campo e le analisi di laboratorio vengono curate da me; oltre a quella di consulente scientifico, svolgo anche la funzione di vice-Presidente.

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