Raccolta differenziata al 48,3% nel parmense

28/04/2009
h.14.30

Raccolta differenziata, la provincia di Parma accelera a ritmi da record. L’aumento medio degli ultimi anni è doppio, infatti, rispetto alla media regionale e tra i più alti in Italia. Risultato: oggi il nostro territorio ha raggiunto una percentuale del 48,3% e, da ultimo che era in regione nel 2000, ha raggiunto la seconda posizione nel 2007 e per il 2008 è in corsa per la prima piazza. La buona notizia – e non è la sola – arriva dall’analisi dei dati 2008 realizzata dall’Osservatorio provinciale dei rifiuti.
I dati estremamente positivi sulla raccolta differenziata fanno sì, infatti, che i quantitativi complessivi a smaltimento continuano a diminuire: meno 13mila tonnellate tra il 2007 e il 2008. Non solo: il quantitativo dei rifiuti prodotti pro capite continua a contrarsi, scendendo in dodici mesi da 619 a 612 chilogrammi annui. Ma vediamo nel dettaglio i dati contenuti nel rapporto dell’Osservatorio.

LA SITUAZIONE
Il balzo della differenziata
– Dal 42,9% al 48,3%: l’aumento della differenziata in un anno, cioè dal 2007 al 2008, è stato pari al 5,4%. I quantitativi complessivi raccolti in maniera differenziata balzano da 266 kg/abitante a 296 kg/abitante.
Motore di questi “buoni comportamenti” sono i Comuni e le comunità che hanno risposto in modo eccellente alla diffusione dei sistemi di raccolta porta a porta. Queste modalità domiciliari, partite dai centri della bassa pianura, si stanno estendendo via via a tutto il territorio ed in particolare alla fascia pedemontana. A questo si sono accompagnati comunque interventi di potenziamento delle stazioni ecologiche e di aumento del numero di cassonetti nelle zone montane.
A livello di risultati di dettaglio sono 19 i comuni che superano il 50% di raccolta differenziata. Per la prima volta si registrano comuni – nove in tutto – con livelli di differenziata superiori al 70%. I due comuni con risultati più elevati sono Soragna e Trecasali, entrambi con percentuali addirittura sopra l’80%.

In calo la produzione di rifiuti – La produzione complessiva di rifiuti – grazie alla sensibilizzazione dei cittadini e alle tante iniziative adottate per favorirne il contenimento, dai dispenser nei supermercati alle ecofeste – nel 2008 è cresciuta solo dello 0,7%, raggiungendo le 265.000 tonnellate, a fronte di un aumento della popolazione pari all’1,7%. Due dati che, incrociandosi, hanno determinato – come accennato – un calo della produzione pro capite da 619 a 612 chilogrammi. I comuni i cui abitanti producono meno rifiuti urbani? Trecasali e Sorbolo, con meno di 150 kg/abitante.

Il problema dello smaltimento – I quantitativi complessivi a smaltimento diminuiscono ancora in virtù dell’aumento della raccolta differenziata: nel 2008 sono 137mila tonnellate contro le 150mila del 2007, con una riduzione di 13mila tonnellate.
Come negli anni passati rimane comunque la criticità legata alla destinazione dei rifiuti a smaltimento, che dopo essere transitati per gli impianti di selezione meccanica del territorio sono stati avviati a discariche o inceneritori fuori provincia. Un problema che investe, oltre alle 137mila tonnellate di rifiuti urbani, circa 600mila tonnellate di rifiuti speciali.

LE AZIONI IN CORSO
La Provincia promuove una serie di iniziative che nel complesso tendono a ridurre la pressione ambientale della nostra produzione di rifiuti. Oltre alle azioni portate avanti per la diffusione della raccolta domiciliare porta a porta, ricordiamo il bando sulla prevenzione dei rifiuti con cui vengono finanziate buone prassi attivate dai Comuni.
Da non dimenticare, in particolare, il progetto “Ecofeste” che premia le feste estive più virtuose sul versante della raccolta differenziata e nella prevenzione dei rifiuti e l’accordo con la grande distribuzione per la realizzazione di dispenser nei supermercati per distribuire (senza far proliferare gli imballaggi) dal detersivo all’acqua minerale.
Altro versante su cui punta la Provincia è quello dell’educazione ambientale: decine e decine di iniziative di scuole ed istituti di ogni ordine e grado sui temi dell’ambiente finanziate dalla Provincia sia con risorse professionali che economiche.

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