Er mejo para…. de Trastevere

07/11/2009

Trash Daily ricorda il grande Bombolo (Franco Lechner) con questa scena tratta da “Squadra antitruffa” dove interpreta il ladruncolo Venticello.

Squadra antitruffa è un film del 1977, diretto dal regista Bruno Corbucci.
Franco Bertarelli, detto Venticello, si reca all’aeroporto per truffare i viaggiatori utilizzando la “truffa della schedina del Totocalcio”. Dopo aver sentito i risultati alla radio la compila e poi fingendo di dover partire la vende ad un viaggiatore bergamasco per 5.000.000 di lire.
In un altro luogo di Roma il maresciallo Nico Giraldi è impegnato a smascherare un tizio che truffa gli ingenui sostenendo che grazie a delle pastiglie giapponesi può trasformare un pieno d’acqua in carburante. Tornato al commissariato trova il viaggiatore lombardo. Dopo aver capito chi è l’autore della truffa fa irruzione in un bar per recuperare i 5 milioni.
In serata il commissario Tozzi avverte Giraldi che da Londra è arrivato un detective dei Lloyds, Robert Clayton, che sta cercando di venire a capo ad una truffa internazionale. Un giro di soldi basato su dei falsi decessi di persone mai assicurate con la fantomatica assicurazione Enutria.
Giraldi indagando riesce a scoprire il nome dell’amministratore dell’assicurazione: Pasquale Pinarelli, si reca a casa sua, in via Ipponatte 28, e lo trova morto insieme alla sua giovane fidanzata, Anita Bevilacqua. Il maresciallo viene insospettivo da un messaggio che trova nella segreteria telefonica. Quello di un certo Mylord che lo attende al night club La Prugna.
Si tratta di un night frequentato da omosessuali. Il maresciallo vi si reca per cercare di intercettare Mylord ma questi gli sfugge. Dopo un inseguimento per le vie di Roma Mylord si dilegua. Lo cattura il detective inglese usando un geniale trucchetto. Portato in commissariato Mylord mette la poliza sulle tracce del dipendete delle terme Angelo Tornabuoni.
Giraldi si reca la mattina dopo alle terme per parlare col sospetto. Ma lo trova ucciso, assieme a Mylord che si era recato anch’esso alle terme.
È la sorella del Tornabuoni a mettere Giraldi sulle tracce di Sergio Michettoni, arbitro di tennis. Anche quest’ultimo viene però ucciso su di un campo da tennis. L’assassino è un killer calabrese: Armando Trani.
A questo punto entra in scena anche un quarto membro dell’assicurazione, lo struntman Aldo Proietti che inscena il proprio omicidio per fuggire a San Francisco e salvarsi. Lo aiuta Venticello.
Qui si rifà una vita truffando molti negozianti americani, per farsi notare dal boss del quartiere: Don Salvatore Passamaglia, che lo incotra e gli consegna l’autore della truffa: Proietti.
Ritornati a Roma, Proietti verrà ucciso e Nico capirà che il mandante degli omicidi era l’avvocato Ferrante.


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