Scaglia il rottweiler contro coppia gay. SI: “Dov’è la tolleranza di Parma?”

Due uomini hanno denunciato ai carabinieri di Parma e in una lettera al sindaco di essere stati vittime di un’aggressione omofoba lunedì sera al campo sportivo Gandolfi.

Un grosso cane, hanno spiegato, è stato aizzato contro di loro e ne hanno riportato lesioni. Sono in corso accertamenti per individuare l’aggressore e comprendere l’esatta natura dell’episodio: se si sia trattato di un’aggressione nata con intenti omofobi oppure un diverbio nato da motivi di parcheggio e poi degenerato in violenza.

I due hanno detto di essere stati avvicinati da un uomo con un cane simile ad un rottweiler dopo che avevano parcheggiato: “Le vostre schifezze le andate a fare altrove” avrebbe detto, intimando di spostare l’auto. Il diverbio è degenerato e l’uomo ha aizzato il cane contro noi due che poi al pronto soccorso sono stati medicati, uno con 3 punti di sutura e prognosi di 7 giorni, l’altro per 5. L’aggressore sarebbe stato riconosciuto come custode di una ditta vicina. (ANSA)


Nemmeno Parma è ormai immune dall’odio verso la diversità e dalle manifestazioni di violenza verso tutto ciò che non è accettato; ieri è toccato ad una coppia gay che si era appartata in un parco cittadino e che si è vista aggredire fisicamente e verbalmente da un uomo che portava a spasso il cane, utilizzato come arma contro i due: “Dov’è finita la tanto sbandierata civiltà dei parmigiani, quel senso di accoglienza che rendeva la nostra città una fra le più moderne?” si chiede Federica Barbacini, co-portavoce di Sinistra italiana Parma nonché membro del comitato operativo regionale.

“Sono tempi bui per la ricerca di una libertà individuale che permetta ad ognuno di vivere la propria situazione con serenità. Tempi dettati da intolleranza, intransigenza e populismo dilaganti, che trovano però responsabilità in chi fomenta l’odio per il diverso, chi dall’alto di un palco aizza alla violenza e forse nemmeno si rende conto del clima che instaura” aggiunge Francesco Samuele, che nel Partito ricopre i medesimi ruoli. “Ci auguriamo che l’episodio non abbia emuli e che resti isolato, perchè davvero la città non si merita l’appellativo di intollerante” chiosano i due. “Auspichiamo che Parma resti emblema delle battaglie di tolleranza e civiltà che hanno visto la nostra splendida città sempre in prima fila”.

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