Parmalat, Orlando chiede al Governo di intervenire

Il deputato Andrea Orlando esprime preoccupazione per la procedura di ‘delisting’ di Parmalat dal mercato azionario e chiede al Governo di intervenire con urgenza a garanzia dei livelli occupazionali negli stabilimenti italiani. Lo fa con una interrogazione con la quale si chiede al Ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico, Luigi Di Maio, se e quali iniziative intende assumere al fine di tutelare le capacità produttive e occupazionali del gruppo di Collecchio.

L’annuncio di Lactalis di procedere, contestualmente alla revoca della quotazione in Borsa, ad una riorganizzazione globale di Parmalat desta serie preoccupazioni, in particolare, per il destino del “quartier generale” di Collecchio e per il futuro dei 1.900 dipendenti italiani, operai, impiegati e e commerciali.

Alla luce delle recenti polemiche sollevate da alcuni esponenti della maggioranza nei confronti della Francia, Orlando chiede al Governo di dimostrare concretamente, e non solo a parole, di voler difendere gli interessi nazionali, delle aziende e dei lavoratori italiani mettendo in campo ogni azione utile non solo per conoscere le intenzioni di Lactalis ma anche per ottenere le necessarie garanzie per la tenuta occupazionale.

Dal momento che il gruppo Galbani è controllato a sua volta dai francesi di Laval, il nuovo piano industriale – anticipato da fonti di stampa – coinvolge una porzione rilevantissima del comparto agro-alimentare italiano, arrivando a interessare circa 5 mila dipendenti.

Il deputato Andrea Orlando ha quindi annunciato che nei prossimi giorni incontrerà i rappresentanti dei sindacati della Parmalat per condividere ogni ulteriore azione necessaria per ottenere l’intervento del Governo e le opportune garanzie dalla multinazionale francese.

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