Recuperate le chitarre rubate a Parma dal ladro acrobata

Agiscono all’imbrunire prendendo di mira ville e appartamenti per furti in serie che compiono con modalità “standard: quando non riescono ad agire sugli infissi del piano terra si arrampicano a grondaie e tubi del gas raggiungono i balconi anche di appartamenti posti agli ultimi piani. Forzano le porte finestre entrano in casa barricandosi dall’interno per impedire al proprietario di entrare e quindi svaligiano le abitazioni.

Questo l’identikit dei malviventi appartenenti alle più note bande di acrobati, come sono conosciute nel gergo degli investigatori, che imperversano in tutto il nord Italia non risparmiando Reggio Emilia e provincia.

L’altra sera intorno alle 22.30 in via Moruzzi di Campagnola Emilia, i malviventi sono stati intercettati dai carabinieri di Reggiolo che al culmine di un inseguimento, protrattosi per diversi chilometri, hanno indotto i ladri ad abbandonare l’auto in loro uso, poi risultata rubata nel modenese, proseguendo la fuga a piedi.

Che i tre malviventi appiedati dai carabinieri reggiolesi appartenessero ad una batteria del più nutrito popolo dei ladri acrobati è stato rivelato dal rinvenimento del kit in loro uso costituito non solo da strumenti da scasso (cacciaviti, piedi di porco e flessibile) ma anche da accessori per il travisamento (maschere), apparati per la comunicazione sicura durante i furti (ricetrasmittenti con auricolari) nonché refurtiva varia costituita prevalentemente da chitarre da collezione risultate, in parte, provento di un maxi furto in villa consumato agli inizi del mese in provincia di Parma.

A Castelfranco Emilia è invece risultata essere stata rubata la Volkswagen SW recuperata dai carabinieri, rubata durante un furto in abitazione commesso la sera del 25 dicembre scorso.

Un recupero fruttuoso quello dell’autovettura e della refurtiva secondo i Carabinieri di Reggiolo non solo sotto l’aspetto economico, alla luce del valore economico di quanto recuperato, ma anche sotto quello investigativo.

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