Roccabianca, Andrea Carrara (La Nostra Bassa) presenta la sua candidatura. E’ un esponente di Casapound

Impiegato, 39 anni, una figlia. Sarà Andrea Carrara il candidato sindaco per “La Nostra Bassa – Roccabianca”, lista che nasce dall’esperienza dell’omonimo comitato, attivo da anni nel territorio e che si è battuto, anche a Roccabianca, “contro l’arrivo di clandestini e contro l’incuria cronica del Ponte Verdi”. Andrea Carrara è un esponente di Casapound. (leggi)

“Un paese che negli ultimi 10 anni ha visto la popolazione crollare del 10% (del 50% nell’ultimo mezzo secolo), che ha visto chiudere attività, che ha visto servizi fondamentali e primari allontanarsi fino ad essere inaccessibili l’unica cosa che non si può permettere è la rassegnazione”, spiega, presentando la sua candidatura.

“La parola d’ordine può essere solo una e cioè rilancio, che sarà la trama della nostra amministrazione. Rilancio attraverso il lavoro, senza il quale ogni ambizioso progetto è una promessa finta, attraverso una pianificazione territoriale improntata allo sviluppo che attragga e immetta energie nel territorio di Roccabianca”, sottolinea, osservando che “a differenza di chi si rassegna alla rigidità di un bilancio figlio della stagnazione delle idee e degli ideali noi ci metteremo al lavoro con la concretezza e la determinazione che ci caratterizza. Questo per attrarre investimenti, per ricercare finanziamenti, per ridare possibilità ad una comunità che merita un orizzonte. Per un paese che era e deve tornare ad essere comunità”.

“Se le potenzialità non mancano – prosegue Carrara – è vero che sono mancati gli spunti e la consapevolezza di poter fare di più. Per questo abbiamo creato una squadra di persone affiatate: è da loro che nascono le nostre proposte ed è sempre da loro e con loro che nasce la garanzia che gli italiani e i cittadini di Roccabianca verranno sempre prima di qualsiasi altro pensiero, di qualsiasi opportunità, di qualsiasi partito, di qualsiasi compromesso. Ed è per loro e per tutti coloro che nel proprio paese credono ancora che eviteremo e ci opporremo a qualsiasi tentativo di fusione, che altri candidati stanno invece da tempo preparando, con San Secondo o con qualsiasi altro comune: in cambio di pochi quattrini dall’incerto utilizzo non permetteremo che storia, storie, servizi e strutture vengano svendute”.

“Ci batteremo inoltre – aggiunge, snocciolando altri punti del programma – nella difesa e promozione delle tradizioni perché il nostro “mondo piccolo” non sia solo una frase, ma un patrimonio comune e valorizzato come merita. Ci batteremo perché il nostro ambiente, mettendo al centro il Grande Fiume, non sia solo un dono da difendere , ma il traino di una comunità e del suo territorio. Ci batteremo perché in un territorio sempre più dimenticato da un sistema partitico incrostato che arriva addirittura ad abolire l’automedica nei mesi estivi, nessun servizio sia mai negato”.

“Perché tutto ciò si concretizzi – conclude Carrara – c’è bisogno di impegno, ma soprattutto di libertà intellettuale. E così ci proponiamo ai cittadini di Roccabianca, senza padroni e senza imposizioni dall’alto. Con un solo chiodo fisso in testa: non deludere mai chi ha riposto la sua fiducia e chi ha creduto in un’idea vera di comunità e di paese”.

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