Pizzarotti restituisce ai parmigiani la sua esperienza in Burundi: “Ho visto un mondo che non possiamo ignorare”

E’ stata presentato in forma pubblica, nella Sala Rappresentanza del Municipio, il video riassuntivo della missione a Bujumbura e un video di presentazione del progetto Maison Parma realizzati dal videomaker Nicola Gennari. L’iniziativa vuole essere una restituzione alla città dei contenuti della missione istituzionale dello scorso aprile e la presentazione delle strategie future dell’Associazione Parmaalimenta insieme al Comune di Parma.

La missione, ha, visto, infatti il Sindaco di Parma, Federico Pizzarotti, come capo di una delegazione che ha consolidato i rapporti con le autorità burundesi, la delegazione dell’Unione Europea e le organizzazioni internazionali che operano a favore dello sviluppo del territorio. L’Ambasciata Italiana a Kampala ha supportato l’organizzazione e ha inviato la Vice Ambasciatrice a Bujumbura per il periodo di permanenza della delegazione.

L’incontro con le mamme e i bambini che partecipano ai programmi di educazione nutrizionale è stato uno dei momenti emotivamente più toccanti e coinvolgenti della missione. La gratitudine nei confronti di chi si prende cura di loro, trasferendo conoscenze e capacità, che possono fornire autonomia e dignità a queste persone è stata palese e molto toccante. Un soggiorno breve, ma che ha potuto raccontare quanto è stato fatto negli anni da Maison Parma.

“Le istituzioni di Parma sono e saranno a fianco del percorso di Parmaalimenta in Burundi. Grazie alla conoscenza diretta di questo territorio, delle persone che ci vivono abbiamo potuto trasmettere al Direttore del Ministero degli Affari e della Cooperazione Internazionale e all’Ambasciatrice Fao le emozioni e i bisogni che questa missione ci ha trasmesso per portare avanti richieste mirate che aiutino l’azione di Maison Parma” Ha detto il Sindaco Pizzarotti aprendo la mattinata.

Visitando il territorio, incontrando il personale e i beneficiari delle attività di Maison Parma risulta evidente il cammino percorso. Un cammino in salita, faticoso e sempre fatto in un’ottica di cooperazione tra territori, con proposte innovative e concrete per uno sviluppo partecipato e sostenibile. La povertà ha molte facce ma più di ogni altra cosa vivere in condizioni di povertà significa non avere alcun potere e nessuna libertà, il progetto maison Parma è fatto pensando alle persone e al loro diritto di libertà.

La visita in terra africana è stata caratterizzata da quattro giorni intensi di impegno istituzionale sul territorio, e da momenti importanti come la visita alle zone rurali dove operano gli agricoltori che collaborano con Maison Parma, oltre all’incontro di figure istituzionali, quali il sindaco di Bujumbura, il governatore della provincia di Bujumbura, il ministro dell’agricoltura e dello sviluppo, il ministro dell’energia e delle miniere, i rappresentanti dell’Unione Europea, il console onorario Antonio Ziveri, con la visita alla Camera di Commercio Federale del Burundi e un incontro con gli agenti di salute comunitaria e i referenti del PRONIANUT (Programme National Intégré pour l’Alimentation et la Nutrition).

Il viaggio istituzionale si è concluso con la posa della prima pietra delle strutture di ampliamento del Centro Maison Parma. Il sindaco, Federico Pizzarotti, insieme al Sindaco di Bujumbura, alla Vice Ambasciatrice d’Italia a Kampala e alla Presidente di Parmaalimenta ha deposto un bussolotto contenente una pergamena nella fondamenta dei nuovi edifici che andranno ad ampliare il Centro Maison Parma, consentendo un rafforzamento delle attività già in corso.

Silvia Marchelli Presidente di Parmaalimenta ha sottolineato come “La missione ha dato la possibilità di vedere e valutare il lavoro che è stato fatto. Una missione faticosa ma anche piena di scoperte e di meraviglia. Parmaalimenta, dai primi anni 2000, ha voluto tenere presente quest’idea di futuro che ha al centro il tema del cibo e della nutrizione e che caratterizza Parma e il suo territorio. Ha voluto e vuole pensare al cibo come responsabilità sociale. In Burundi dopo tanti anni di guerra e di assistenza le persone avevano perso la loro capacità di autosostenersi. Abbiamo puntato su di una filiera corta e su un centro dove Parma e i burundesi fossero insieme per imparare a coltivare, trasformare, consumare e commercializzare i prodotti locali. Parma, ha una storia e una presenza tale in Europa da poter pensare di cambiare il mondo e noi ci dobbiamo credere”

Quindi dopo le immagini di Nicola Gennari si è guardato al futuro di una delle zone più povere d’Africa insieme a Federica Guareschi e Lorenzo Giuffredi Architetti dello Studio Giuffredi & Guareschi che hanno presentato il progetto di ampliamento del piccolo campus dedicato alla formazione in campo agroalimentare e di nutrizione e ad Edmondo Giglioli di IMEM CNR che ha relazionato sullo sviluppo di piccoli pannelli solari e di una piccola rete fotovoltaica che fornisce “poca energia per tutti, ma anche una formazione in merito alla costruzione, all’installazione e alla manutenzione di pannelli che crescendo renderà autonomi i cittadini di questi quartieri popolosi che al momento sono senza elettricità”.

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