Parma 2020 è già tra noi!

Sabato mattina presso l’incantevole cornice del Teatro Regio c’è stata la presentazione del programma di Parma 2020, il momento clou di una tre giorni denominata Anteprima Parma 2020, ma che in effetti è stato molto di più di “un assaggio” di eventi, ma è stata una vera e propria “festa” dove gli invitati non erano solo ospiti, ma protagonisti di quella serie di progetti ed iniziative che si svolgeranno nel corso di tutto il 2020.

A condurre il vernissage ci ha pensato il giornalista di Sky Tg 24 Alessio Viola, il quale con maestria e competenza ha introdotto ed intervistato tutti gli ospiti. La presenza di un noto volto di Sky Tg 24 è giustificata dal fatto che questo importantissimo canale di informazione seguirà , a partire da questi giorni, fino alla fine del 2020 tutte le iniziative previste nel calendario di Parma 2020 e farà dei focus sugli eventi più importanti.

Così, Viola, nel suo esordio sul palcoscenico più importante della nostra città , ha dato il via al countdown per l’inizio ufficiale dell’anno in cui Parma sarà la Capitale Italiana della Cultura….con lui, sul palco a sipario aperto, il professore Michele Guerra, stimatissimo e poliedrico assessore alla cultura del comune di Parma, il quale ci ha tenuto a sottolineare che con questa “Anteprima” si voleva non solo fare una “festa”, ma, soprattutto c’era l’intenzione di dar vita ad un sentimento, ad un “nuovo innamoramento” dei parmigiani nei confronti della loro città.

Guerra ha detto che per fare grandi cose bisogna pensare in grande e ciò non solo per favorire i turismo in città e in provincia, ma, soprattutto per far sì che la città ritorni ai propri cittadini e viceversa. Il primo a salire aldilà della buca dei maestri orchestrali è stato il sindaco di Parma Federico Pizzarotti, il quale era molto emozionato per l’evento e ancor di più per il suo profondo significato, cioè dare inizio ai 18 mesi ricchi di tante attività che toccheranno più sfaccettature ed ambiti della cultura, dalle tante mostre ai concerti e alle rassegne musicali, degli spettacoli teatrali alle proiezioni cinematografiche fino ai numerosi dibattiti e alle conferenze previste dal programma. Pizzarotti ci ha tenuto a precisare che Parma 2020 sarà importante ed utile nella misura in cui riusciremo a far sì che dopo il 2020 la nostra città goda per molti anni di questo impegno organizzativo; inoltre, ha aggiunto che Parma 2020 Siamo Noi, con il nostro entusiasmo, e con il nostro impegno, con la nostra voglia di crescere e di incontrare sul nostro territorio culture provenienti da altre parti del mondo. Presenza importantissima è stata quella dell’ assessore regionale alla cultura, Massimo Mezzetti, il quale ha messo in evidenza la collaborazione che c’è e c’è stata tra le tre province, quella di Parma con le confinanti Reggio Emilia e Piacenza e che questa armonia di intenti è di esempio per tutti, anche per altri progetti da realizzare in zona e altrove.

Una delle cose che è piaciuta di più ai presenti è stato il video, dove una bella ragazza in giallo si aggirava tra i monumenti e gli angoli più belli della nostra città ed aveva come colonna sonora della sua passeggiata una bella canzone di Gino Paoli ”Ricordati”. Dopo ci sono stati gli interventi dell’assessore con delega a Parma città Internazionale, Cristiano Casa e dell’assessore allo sviluppo del territorio e alle opere pubbliche Michele Alinovi, i quali con i supporti di belle e chiare slide hanno presentato tutti gli interventi e i campi di azione in cui Parma 2020, andrà ad incidere, modificando e migliorando la nostra città, dall’economia all’immagine, dal centro fino ai distretti periferici. Successivamente il conduttore ha intervistato diversi artisti e professionisti che a diverso titolo daranno il proprio contributo alla realizzazione dei vari eventi. II primo ad essere ascoltato è stato Francesco Ciccolella uno degli illustratori più famosi e talentuosi dei nostri giorni, colui che ha realizzato l’immagine della ragazza in giallo, ragazza che è assurta a simbolo di tutta Parma 2020. Egli ha presentato anche altri 5 disegni che mettono in evidenza le eccellenze del nostro territorio, dal teatro alla musica, dalle belle arti all’enogastronomia, dall’architettura fino alla letteratura.

Sul palcoscenico del Regio è stato intervistato anche Sergi Polano, architetto, che è coinvolto nel progetto Hospitale Leonardo Sangiorgi dello Studio Azzurro, che ha parlato della Cultura, come luogo dove “coltivare” talenti per farli fruttare.Non è potuto essere presente di persona il noto designer Erik Spiekerman , ed a rappresentarlo , per la sua agenzia c’era Christian Hanke, che ha detto che i risultati del loro lavoro permetteranno di far arrivare a tutti la parte più vera ed intima di Parma. L’intervento più simpatico è stato quello del notissimo fotografo Oliviero Toscani, il quale ha promesso che farà una serie di scatti e servizi che avranno come protagonisti i gruppi e le associazioni della città; inoltre, ha detto, scherzando, che è venuto da noi per capire da dove trae origine la nostra “erre alla francese”. Un momento molto bello e significativo è stato quello quando sono stati invitati a salire sul palcoscenico i sindaci di Reggio Emilia, Luca Vecchi, , quella di Piacenza, Patrizia Barbieri e il padrone di casa Pizzarotti, i quali insieme alla presidente di Destinazione Turistica Emilia, l’avv. Natalia Maramotti hanno fatto presente la necessità di far cordata tra le tre città e le tre province, perchè solo da una coesione di intenti e di energie si possono avere ottimi risultati.

Tutti e tre i primi cittadini si augurano che Parma 20202 sia un volano per l’economia del territorio e che favorisca un aumento del turismo in tutta l’Emilia occidentale. L’ultimo, ma sicuramente il più emozionante intervento è stato quello del sindaco di Betlemme che nel 2020 sarà la Capitale della Cultura per tutto il mondo Arabo. Anton Salman ha sottolineato l’importanza della cultura per costruire ponti e per porre la basi per un cammino di pace.

La kermesse si è conclusa con le bellissime immagini tratte dal film del grande Bernardo Bertolucci, Prima della Rivoluzione, dove due giovani e bravi attori, Adriana Asti e Francesco Barilli, si aggirano per le strade di Parma nella metà degli anni sessanta ed hanno come sottofondo sempre la bella canzone di Paoli… ricordati.

Elvis Ronzoni – Raffaele Crispo

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