Viaggio della Memoria: quest’anno verso Flossenburg e Norimberga

28/01/2015
h.13.10

L’Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea di Parma insieme a Comune di Parma, UPI – Unione Parmense degli Industriali, Fondazione Cariparma, Azienda TEP, Fondazione “Ferruccio Micheli” e Comune di Traversetolo propongono l’VIII edizione del progetto storico-didattico “Viaggio della Memoria” – viaggio d’istruzione nei luoghi della deportazione, della Shoah e del nazionalsocialismo, rivolto alle scuole superiori della provincia di Parma.
“Ho avuto l’onore – ha esordito l’assessore alle Politiche giovanili Giovanni Marani – di avere nella mia famiglia un sopravvissuto ad un campo di concentramento e uno degli insegnamenti più importanti che mi ha lasciato è quello di sapersi guardare indietro e interrogarsi sull’aver fatto abbastanza per meritarsi quello che si ha. Questo progetto è un’esperienza importante per tutti i ragazzi che vi hanno partecipato e parteciperanno”.
“Questa iniziativa – ha sottolineato Luigi Amore, segretario generale Fondazione Cariparma – approfondisce un pensiero molto trattato in passato, relativo alla “banalità del male”: trasmetterlo efficacemente alle nuove generazioni fa sì che si tenga alta la guardia su questa tematica”.
Annalisa Dassenno e Laura Orsini, presenti per Tep, hanno evidenziato che “il concetto di viaggio fa parte del dna della nostra azienda, in questo caso un viaggio che è sicuramente migliorativo della crescita e cultura dei ragazzi”.
E’ intervenuto Marco Minardi, direttore Isrec, a spiegare nel dettaglio il programma del “Viaggio della Memoria” 2015, che quest’anno prevede la visita all’ex campo di concentramento di Flossenburg e della città di Norimberga.
Al viaggio parteciperanno 120 tra studenti e insegnanti delle scuole superiori di Parma e provincia.
La partenza è fissata per la mattina di martedì 3 febbraio e il rientro a Parma è previsto per la sera di venerdì 6.
Il progetto, avviato a metà gennaio con due incontri preparatori, si concluderà entro maggio con la consueta pubblicazione del volume “Parole di un ritorno”, che raccoglierà testi e immagini realizzate dagli allievi che partecipano all’iniziativa.
Al rientro dal viaggio si svolgeranno altri due incontri dedicati al negazionismo e ad una riflessione collettiva sull’esperienza.
Ad ogni gruppo scolastico sarà affidato il compito di realizzare un evento all’interno del proprio istituto per poter condividere con i compagni interessati l’esperienza appena fatta.

LE TAPPE DEL “VIAGGIO DELLA MEMORIA” 2015

Campo di concentramento di Flossenburg
Oltre 100.000 furono complessivamente i deportati in questo Lager e nei suoi sottocampi, con una mortalità del 30% gli ebrei furono circa 10.000. Gli italiani complessivamente transitati furono 3.117 (1.798 come primo campo) e in 1.062 vi morirono.
Inaugurato nel 1938, Flossenburg fu il terrore di decine di migliaia di prigionieri politici antinazisti, di prigionieri di guerra sovietici e degli ebrei che vi furono internati.
Il lavoro forzato dei deportati era utilizzato nell’industria bellica, nelle miniere di estrazione di oli minerali e nelle cave di pietra, tutti luoghi di sofferenza e di martirio per deportati provenienti da tutta Europa.
Gli inabili al lavoro venivano progressivamente “selezionati” ed eliminati, in gran parte con una iniezione di fenolo.
Sul finire della guerra, prima della liberazione del campo (23 aprile 1945, ad opera degli americani) i deportati vennero costretti a interminabili e drammatiche “marce della morte” verso altri Lager.
Una estrema, inutile tortura che causò la morte di un numero incalcolabile di deportati, stremati dalla denutrizione, dalla fatica e infine eliminati lungo la strada dalle SS.

Tribunale di Norimberga
Dal 20 novembre 1945 al 1 ottobre 1946, nella sala 600 della Corte d’Assise del Palazzo di Giustizia di Norimberga (Barenschanzstrasse 72), operò il Tribunale Militare Internazionale, istituito con delibere delle tre grandi potenze – Stati Uniti d’America, Unione Sovietica e Gran Bretagna – in occasione delle conferenze tenute a Mosca (1943), Teheran (1943), Jalta (1945) e Postdam (1945).
Su incarico del Presidente degli USA Truman, il giudice federale americano Robert H. Jackson, che, durante lo svolgimento del processo svolse le funzioni di primo pubblico Ministero per gli USA, organizzò l’intero procedimento.
Fu proprio Jackson a consigliare Norimberga come sede per lo svolgimento del processo, in quanto all’epoca era l’unica città con un palazzo di giustizia sufficientemente capiente, non danneggiato dai bombardamenti e vicino ad un carcere.

Centro di documentazione sul nazismo, a seguire Kongresshalle e Nazi Party Rally Ground
Norimberga era stata nominata da Hitler “città dei congressi del partito” e per questo, a partire dal 1933, si iniziò ad edificare nella periferia sud-est il Reichsparteitagsgelande, una vasta area ai margini del lago Dutzendteich che doveva ospitare strutture ed edifici destinati ai congressi e alle grandi adunate.
Nel Congresso del 1935 vennero promulgate le Leggi di Norimberga (leggi razziali).
L’edificio dei Congressi (Kongresshalle) è rimasto incompiuto e dal 2001 ospita in una sua parte il Centro di documentazione sul nazismo che presenta, attraverso documenti, foto e filmati gli inizi, l’ascesa al potere, gli anni del regime e il crollo della Germania Nazionalsociaslista.

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