Anche a tavola si può ridurre i rifiuti

27/11/2009
15.20

La frittata di spaghetti e le crocchette di pollo. La paneda e le polpette del giorno dopo. La salsa di finocchio e la torta di pane al formaggio. Sono alcuni dei piatti suggeriti dal “Ricettario degli avanzi” , realizzato da Enia con la collaborazione dell’Accademia Barilla, una simpatica collezione di ricette che si possono realizzare utilizzando gli scarti di cucina del giorno prima.
Creato in collaborazione con Regione Emilia Romagna, Provincia di Parma e Comune di Parma, Ato2, il ricettario è parte del progetto “Anche a tavola si può…” presentato oggi, nella sala Borri di Palazzo Giordani, dai promotori in occasione della Settimana europea della riduzione dei rifiuti 2009.
In Italia si svolgono più di 400 iniziative di cui 71 in Emilia Romagna e fra queste alcune rilevanti a Parma. Ridurre i rifiuti significa consumare meglio, utilizzare e recuperare il più possibile, e quindi ottenere anche un buon risultato economico. Abbiamo bisogno di investire in innovazione anche a partire da comportamenti quotidiani. Per questo il progetto che presentiamo è molto utile perché investe le abitudini alimentari e aiuta a guardare all’ambiente partendo da se stessi” – ha detto l’assessore regionale all’ambiente Lino Zanichelli intervenendo oggi alla presentazione.
A nostro parere questa è un’idea brillante che abbiamo realizzato insieme all’Accademia Barilla che ha progettato nuove ricette perché parte del cibo non vada sprecato e sia riutilizzato, come del resto si faceva anni fa – ha detto il presidente di Enia Andrea Allodi ritengo che sia un modo intelligente per sensibilizzare la popolazione sulla gestione dei rifiuti, uno dei temi fondamentali della nostra epoca. La riduzione è un passo decisivo per la soluzione del problema che non vede solo la raccolta differenziata ma anche una nuova sensibilità di noi cittadini”.
Sono iniziative che aggiungono un tassello importante e ci consentono di inviare ai cittadini un ulteriore messaggio – ha detto l’assessore all’ambiente della Provincia Giancarlo Castellani Siamo impegnati da tempo con iniziative mirate sia alla riduzione che sulla raccolta differenziata, ambito nel quale quest’anno stiamo raggiungendo livelli di grande rilievo. Siamo infatti al 53,6% un dato che dimostra un impegno del territorio. Ci avviciniamo a passo spedito verso il raggiungimento dell’obiettivo del 65% entro il 2012”
Il progetto “Anche a tavola si può….” si realizzerà nel corso del 2010 coinvolgendo oltre 170.000 famiglie della provincia di Parma, e prevede, oltre alla diffusione del ricettario, anche un pieghevole di buone pratiche sull’uso dell’acqua del rubinetto, pratica da tempo immotivatamente abbandonata con enorme produzione di rifiuti di plastica (bottiglie a perdere).
E per incentivare l’uso dell’acqua del rubinetto, si tiene domani, in 12 piazze di Parma e di 12 comuni del territorio il Fontana day, l’evento nato da una idea dell’associazione “Scritture d’acqua” con Legambiente Parma e Provincia di Parma che fissa per il 28 novembre di ogni anno alle ore 12.00 un brindisi speciale, con cui riaffermare il valore pubblico dell’acqua e far cadere i pregiudizi su quale sia più buona e sana.
A Parma il brindisi sarà a mezzogiorno presso il “fontanone” di Enia, posto all’angolo fra piazzale della Pace e via Garibaldi. Interverranno gli assessori provinciale Giancarlo Castellani e al comune di Parma Cristina Sassi.

L’impegno della Provincia per la riduzione dei rifiuti
Partner dell’iniziativa anche la Provincia di Parma, ente per il quale la riduzione dei rifiuti è, insieme al recupero e al riciclaggio una delle tre “R” che sintetizzano la politica e gli obiettivi del piano piano provinciale per la gestione dei rifiuti, in vigore dal 2005.
Nello specifico al tema della riduzione sono dedicati progetti come “Ecofeste” che dal 2003 promuove azioni di riduzione dei rifiuti nelle feste estive (circa 40 feste ogni estate) e l’accordo con la grande distribuzione per la realizzazione di dispenser nei supermercati per distribuire (senza far proliferare gli imballaggi) dal detersivo all’acqua minerale.
Altro versante su cui punta la Provincia è quello dell’educazione ambientale: decine e decine di iniziative di scuole ed istituti di ogni ordine e grado sui temi dell’ambiente finanziate dalla Provincia sia con risorse professionali che economiche. Dal 2007 viene inoltre bandito uno specifico bando per la riduzione dei rifiuti, che destina risorse finalizzate a sostenere iniziative sul territorio che mirano alla riduzione dei rifiuti.
Tra le azioni più interessanti realizzate con questi contributi ricordiamo la promozione di distributori di acqua in mense scolastiche o in piazze (Soragna, Collecchio, Fidenza, Valmozzola, Borgotaro, Traversetolo), la promozione dell’uso di pannolini lavabili (Colorno) presso asili pubblici o privati, la promozione dell’uso di shopper di tela (Felino), il trashware (San Secondo, Fidenza).

Il Comune di Parma per la riduzione dei rifiuti a partire dalla scuola
“Acqua da bere” è un progetto ambientale per una minore produzione di rifiuti nelle scuole. Bere l’acqua dei rubinetti nelle mense scolastiche limita infatti il consumo di acqua in bottiglia e, di conseguenza, riduce anche la produzione di rifiuti. L’idea nasce dall’Assessorato all’Ambiente del Comune di Parma d’intesa con i Servizi educativi comunali, in particolare la Struttura Operativa Ristorazione ed Educazione Alimentare, il Comitato tecnico medico scientifico del progetto “Crescere in armonia. Educare al benessere”, l’Istituto comprensivo Micheli, Enìa e Ausl.
L’esperienza pilota coinvolge l’Istituto comprensivo Micheli. Durante l’estate il Servizio Manutenzioni del Comune in collaborazione con Enìa ha eseguito piccoli lavori sui rubinetti, in modo da crearne alcuni utilizzati solo per il riempimento delle caraffe colorate che Camst ha cortesemente messo a disposizione. Interesse al progetto ha dimostrato anche Parmainfanzia per la scuola dell’infanzia “Il Quadrifoglio” di via Gramatica 3/a che accoglie 112 iscritti dai 3 ai 6 anni.

Riduzione rifiuti: i dati
Grazie alla sensibilizzazione dei cittadini e alle tante iniziative adottate per favorirne il contenimento, nel 2008 la quantità di Rsu è cresciuta solo dello 0,7%, raggiungendo le 265.000 tonnellate, a fronte di un aumento della popolazione pari all’1,7%. Due dati che, incrociandosi, hanno determinato un calo della produzione pro capite da 619 a 612 chilogrammi.
I comuni i cui abitanti producono meno rifiuti urbani sono Trecasali e Sorbolo, con meno di 150 kg/abitante.I quantitativi complessivi a smaltimento diminuiscono ancora in virtù dell’aumento della raccolta differenziata: nel 2008 sono 137mila tonnellate contro le 150mila del 2007, con una riduzione di 13mila tonnellate.

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