Bando alloggi Comune di Parma: assistenza del SUNIA nella presentazione delle domande

Dal 18 marzo sarà possibile partecipare al nuovo bando per l’assegnazione di alloggi di edilizia popolare per i cittadini di Parma.

Il SUNIA è a disposizione per compilare la domanda a Parma, in Via Pozzuolo del Friuli,13 (traversa di viale Rustici) previo appuntamento ai seguenti contatti: email suniaparma@gmail.com, tel. 0521 285792.

Per presentare la domanda occorrono una attestazione ISEE inferiore a 17.428,46 euro, un patrimonio mobiliare inferiore a 35.560 euro, non possedere più del 50% di un’abitazione, risiedere o lavorare nel Comune di Parma, essere cittadini comunitari o con permesso di soggiorno almeno biennale.

Per chi è in affitto occorre il contratto di locazione, la registrazione e attestazione di prestazione energetica. In caso di sfratto serve la relativa documentazione. Per chi non risiede a Parma occorre la dichiarazione del datore di lavoro. Se nel nucleo famigliare vi sono invalidi occorre il certificato di invalidità. In caso di cittadini non comunitari occorre portare il permesso di soggiorno biennale o la carta di soggiorno.

Il bando resterà aperto fino al 29 aprile.

 

† Gesù, è inutile che torni sulla terra nella parusia, non ti riconosceremmo (di Andrea Marsiletti)

 

Secondo Paolo Spagnoli, segretario confederale CGIL Parma con delega alle Politiche abitative, “Bisogna dare atto a questa Amministrazione comunale e all’assessorato competente di avere assunto sulle politiche dell’abitare una responsabilità centrale. Lo reputiamo un buon inizio rispetto ad una questione che tuttavia rimane cruciale e che coinvolge molteplici aspetti, dal problema della morosità incolpevole a quello degli alloggi sfitti, alla questione dell’inclusività degli studenti di una città, che pur qualificandosi come universitaria, fatica a rispondere ad un’ampia fascia di giovani con un’ISEE non abbastanza bassa da permettere l’accesso nelle graduatorie pubbliche ma impossibilitati a sostenere i prezzi di mercato. Gli oltre cinquecento appartamenti che verranno sistemati rappresentano indubbiamente un grande sforzo, auspichiamo che questo provvedimento rappresenti un viatico per offrire risposte sempre più coerenti ai molti bisogni della città, compresi interventi di controllo strutturale sulla condizione di reale abitabilità di tanti appartamenti sfitti e serie politiche di cohousing”

 

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