Con il sindaco per la campagna sulle regole

26/02/2009

Un quartiere per amico è lo slogan che la nostra associazione ha coniato per il 2009 e la chiusura imposta dal sindaco ad un rumoroso bar di via Trento crediamo vada in questa direzione: dare la possibilità di poter vivere in un luogo amico.
Di questo ringraziamo, anche per i residenti nella zona, il primo cittadino Pietro Vignali: ha ascoltato i suoi concittadini, ha verificato le loro rimostranze, ha agito di conseguenza.
La nostra speranza è che l’azione non si fermi qui: purtroppo tante sono le altre scottanti situazioni che vanno sanate, situazioni dove in sofferenza ci sono dei cittadini onesti che vedono i loro diritti calpestati ogni giorno da pochi disonesti.
Quale modello di città vogliamo, quale modello di città vogliono gli stranieri ospiti della nostra Parma? Siamo convinti che la maggioranza degli uni e degli altri desiderino e chiedano a gran voce un modello di città cha abbia nel rispetto degli altri, di tutti gli altri, uno dei suoi capisaldi irrinunciabili.
Le regole vanno dunque rispettate, oltre deve scattare subito la sanzione, altrimenti a nulla valgono.
La cultura democratica che ci accompagna dalla Costituzione in avanti ci aiuta a capire che alla base della convivenza reciproca c’è il rispetto assoluto dell’altro che mi sta accanto attraverso un corpus di regole condivise.
La mia libertà finisce dove calpesto la libertà dell’altro e questo semplice sillogismo basterebbe, se da tutti vissuto, a vivere tranquillamente, nessuno escluso.
Capita invece troppo spesso che ognuno ponga il proprio interesse e il proprio agio al di sopra di tutto e al di sopra di tutti, indifferente a qualunque rimostranza gli si muova.
L’associazione I Nostri Borghi ha vissuto troppo da vicino episodi di degrado e di abbandono per non conoscere la problematica fin nei suoi più invisibili dettagli, indipendentemente da ogni aspetto ideologico.
Ci sono attività che nascono con l’intento preciso di non attendere ad alcuna regola e che sopravvivono soltanto eludendo queste norme, trasformando i loro esercizi in bombe ad orologeria che mettono a rischio un intero quartiere. Vediamo accadere questi fatti come un deja vu che ha spesso scandito l’attività associativa.
I Nostri Borghi è nato e continua a operare per il benessere dei parmigiani e per difendere, a qualunque razza, categoria, religione, ceto appartengano, il diritto ad una vita alla pari con gli altri concittadini.
Sapere che il sindaco di Parma, la più alta espressione del potere civico, è al nostro fianco in questa campagna di civiltà, è per noi un segnale importante e positivo per guardare con ottimismo al futuro di tutti.

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