Disabilità visiva, formazione per i tecnici comunali

29/10/2009
h.13.00

Si è svolta oggi una giornata di formazione, rivolta ai tecnici comunali, sulla progettazione e sugli interventi a favore delle persone con disabilità visiva.
La giornata, organizzata dall’Agenzia alle Politiche a favore dei Disabili, insieme al Servizio Formazione, è stata condotta dal presidente dell’Associazione nazionale Disabili visivi Giulio Nardone e da altri esperti del settore, con la finalità di offrire ai tecnici del Comune una maggiore conoscenza delle tematiche sia dal punto di vista culturale che progettuale e di realizzazione degli interventi.
Era presente l’assessore Giovanni Paolo Bernini.
Oltre alle barriere architettoniche, per rendere la città accessibile a tutti, è importante cercare di abbattere anche le così dette “barriere percettive”. Molto spesso la mobilità autonoma di disabili visivi è resa difficile dalla mancanza di idonei ausili formativi e dalla presenza di veri e propri ostacoli.
L’eliminazione degli ostacoli rappresenta da sempre uno dei punti più difficili da affrontare per gli addetti ai lavori, sia per quanto riguarda le problematiche della progettazione in esterno, dove spesso operano più soggetti, sia per quello che riguarda le attrezzature da utilizzare, i mezzi di trasporto e gli edifici pubblici.
All’interno del Comune sono diversi i settori che coesistono nell’ individuazione e nella messa in atto degli interventi: la manutenzione delle strade e dei marciapiedi, i trasporti, il verde pubblico e ancora i sottoservizi, come la segnaletica, la cartellonistica pubblicitaria e l’arredo urbano; inoltre vi sono anche soggetti privati che occupano porzioni di suolo con attività commerciali varie.
Durante l’incontro sono stati proposti alcuni progetti da attuare per offrire al disabile visivo una miglior qualità di vita all’interno della città; in particolare, grazie ai “percorsi tattili in ambienti urbani”, costituiti da elementi modulari di pavimentazione a rilievo, il disabile sensoriale potrà recepire informazioni di tipo direzionale e avvertimenti ‘situazionali’ (presenza di un pericolo, di un incrocio, di una svolta, di un servizio, necessità di procedere con cautela).
Il disabile visivo segue il percorso avvertendo sotto i piedi il dislivello parallelo al suo senso di marcia, costituito dai canaletti, ricevendo conferma ad ogni passo della corretta direzione da lui tenuta. Un’altra modalità per seguire il percorso consiste nell’infilare la punta del bastone in un canaletto, utilizzandolo come un binario.
I percorsi tattili devono essere installati negli spazi ampi, esterni o interni, nei quali è ragionevole offrire al disabile visivo una serie limitata di scelte, in considerazione degli immediati possibili obiettivi che può essere utile raggiungere. Ciò avviene all’interno di una stazione ferroviaria, di un aeroporto o di un ufficio pubblico o aperto al pubblico, ma anche in un ampio piazzale pedonale, dal quale è possibile imboccare un certo numero di strade.

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