“Fidenza ha voglia di voltare pagina”

SMA MODENA
lombatti_mar24

02/06/2009
h.17.10

Mario Cantini, candidato sindaco della lista civica “Mario Cantini sindaco”, appoggiata da PDL, Lega Nord ed UDC.

Può presentarsi?
Mi chiamo Mario Cantini, ho 56 anni, sono laureato in giurisprudenza, attualmente svolgo il compito di direttore amministrativo del nuovo ospedale di Vaio di Fidenza; in passato, nel campo della sanità, ho ricoperto vari ruoli, tra gli altri quello di direttore dell’Ospedale di Borgotaro e di direttore amministrativo di tutta l’azienda USL.
Ho avuto un’esperienza politico-amministrativa dall’85 al ’90 a Fidenza durante la quale per due anni e mezzo sono stato membro della giunta comunale; poi mi sono dimesso per terminare gli studi e quindi ho concluso il mio mandato come consigliere comunale. Questa è stata la mia unica esperienza amministrativa… anche se leggo sul web che sarei stato in amministrazione anche quando hanno progettato le Torri di Fidenza… ma ci sono i documenti e le delibere a dimostrare il contrario.

Che tipo di campagna elettorale sta conducendo?
Una campagna intesa, molto partecipata e basata sull’ascolto. Ad aprile avevamo presentato le linee guida del nostro programma con l’impegno di arricchirlo con l’ascolto dei cittadini e delle associazioni, come poi abbiamo fatto. Abbiamo raccolto molte buone idee e suggerimenti che confluiranno nel nostro programma di mandato.

Quali sono i punti più qualificanti del suo programma?
Il tema principale è quello dell’accessibilità e della mobilità; è questo il primo problema da risolvere. Fidenza, sebbene non sia una metropoli, ha una viabilità caotica, sconfusionata, con un Piano Urbano del Traffico progettato da una società di Milano che evidentemente non conosceva né gli umori né le abitudini dei fidentini.
Dobbiamo completare la tangenziale sud e ridare alla viabilità che porta al centro della città una dimensione diversa da quella che è oggi, che è ancora la vecchia via Emilia.
Altro punto è sicuramente quello della sicurezza; pur non avendo avuto a Fidenza fatti drammatici si cominciano ad avvertire i primi segnali preoccupanti quali l’aumento dei furti, un senso di insicurezza percepita e reale. Questo è un settore nel quale la storia insegna che stare fermi vuol dire peggiorare progressivamente.
L’altro tema è che la prossima amministrazione dovrà realizzare il nuovo PSC che disegnerà la Fidenza dei prossimi 15-20 anni. Quella ci troviamo oggi è il frutto di una pianificazione passata che non ci piace sia per la cementificazione delle periferie che per l’assenza di interventi in centro storico.

Il centrosinistra di Fidenza pare avere ritrovato una sua compattezza: secondo lei è un’unità reale o solo funzionale a vincere le elezioni?
Il loro ricompattamento è avvenuto con la candidatura di Enrico Montanari, persona che conosco e stimo, un parmigiano scelto dai partiti di Parma e di Bologna per fare il sindaco di Fidenza, scavalcando il partito locale. Con gli esponenti politici che erano in auge fino a qualche mese fa non sarebbero mai riusciti a stare insieme perché chiunque sarebbe stato oggetto del veto incrociato di qualcun altro. Le lotte intestine erano effettivamente molto forti come hanno dimostrato la candidatura a sindaco di Antonini, poi costretto ad abbandonare, e le dimissioni da sindaco di Cerri, che poi ha costituito una propria lista civica.
Registro che, per la prima volta, il centrosinistra di Fidenza è unito dalla paura di perdere le elezioni.

Come mai avete fatto la scelta di annunciare che ad un eventuale ballottaggio non farete apparentamenti con alcuno?
Lo slogan della nostra campagna è “Voltare pagina”, ovvero amministrare in modo diverso rispetto al passato. Per fare questo ed essere credibili nel dirlo dovevamo partire da soli ed arrivare fino in fondo da soli. Abbiamo fatto questa dichiarazione ancora prima del ballottaggio, in tempi non sospetti, per dare serietà al messaggio.
Mi stupisce non aver ancora sentito la stessa cosa dall’altra parte, ovvero di non essere disposti ad apparentamenti, ad accordi sottobanco per spartirsi poltrone o ai giochetti del teatrino della politica.
Se vinceremo governeremo da soli, se perderemo faremo una sana, onesta e determinata opposizione.

Secondo lei la città di Fidenza ha voglia di cambiare?
Io questa voglia di cambiamento la percepisco, anche se ammetto di essere un po’ di parte. Mi sembra di avvertire lo stesso clima del periodo della vittoria della prima giunta Ubaldi a Parma.
C’è una città che vuole ritrovare una propria identità e una macchina comunale che sia amica del cittadino che non lo faccia sentire suddito, una programmazione vera e solo interventi spot o a casaccio soprattutto nel campo della pianificazione urbanistica.