Nei locali a Parma e Reggio Emilia
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26/11/2011
Vent’anni di carriera e un presente «Sul tetto del mondo», come il titolo dell’album di inediti di quest’anno: i Modena City Ramblers fanno festa sabato 26 novembre al circolo Arci Fuori Orario di Taneto di Gattatico (Reggio Emilia), locale più che mai consono ai loro ideali. Preceduto alle 20.45 dalla diretta su maxischermo dell’anticipo di calcio di Serie A e alle 22 dagli Elizabeth, rockband di Rubiera, il concerto dei Ramblers inizia alle 22.30, con ingresso riservato ai soci Arci e biglietti a 15 euro.
I Modena City Ramblers salgono dunque «Sul tetto del mondo» al Fuori Orario. Con ben 13 pezzi inediti, questo loro 12º album cattura il respiro degli strumenti acustici di tradizione folk e il battito «combat folk» della sezione ritmica. Voce solista, Davide «Dudu» Morandi ha accanto a sé gli storici componenti Franco D’Aniello ai flauti, Massimo «Ice» Ghiacci al basso, Francesco «Fry» Moneti al violino e ai plettri e Roberto Zeno alla batteria e alle percussioni. Con loro, Leo Sgavetti alle tastiere e alla fisarmonica, Luca Serio Bertolini alla chitarra acustica e il membro fondatore Luciano Gaetani (rientrato stabilmente) al banjo e al bouzouki.
Ogni canzone nuova vive di vita propria e coesiste in un cd dedicato a molti dei temi che, sia a livello di sonorità che di liriche, popolano dal 1991 l’«universo Ramblers» e si sposano quindi bene con quelli dei loro successi immancabili in concerto. Ci sono canzoni aggressive, nelle quali il violino, la fisarmonica e il flauto si rincorrono nel classico stile della band, e brani più lenti in cui la voce si stende melodicamente su paesaggi di chiara matrice ballad-folk. Il titolo del cd prende spunto dal sognante pezzo «Seduto sul tetto del mondo», intriso di spiritualità celtica. Nei testi, a fianco di liriche influenzate dagli accadimenti del mondo attuale («AltrItalia», «I giorni della crisi»), si assiste al ritorno di tematiche più introspettive, fino a entrare nella canzone d’amore in «Tra nuvole e terra» e nella conclusiva «Specchio dei miei sogni».
Gli Elizabeth, composti da Marco Montanari, Matteo Montanari, Michele Smiraglio e Francesco Micalizzi, sono originari di Rubiera (Reggio Emilia) e sono cresciuti a rock, nebbia, zanzare e… orizzonti che si perdono nella piana emiliana, ascoltando Who, Paul Weller e Radiohead. Sono prodotti da Mescal, stessa etichetta dei Modena City Ramblers, hanno girato in tour l’Europa negli ultimi mesi e presentano dal vivo il nuovo album «Ruggine», con l’aggiunta di qualche cover di qualità.
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