Ghiretti: “Riapre la fontana Bizzozzero…. con Iren”

Alla fine, dopo più di due anni di battaglie e bugie, tornerà una fontana per erogare acqua al parco Bizzozzero.

Sarà una fontana di acqua pubblica solo di nome, perché di fatto si dovrà pagare per avere l’acqua: 5 centesimi al litro per l’acqua frizzante, 4 centesimi al litro per quella naturale. Inutile dire che non era questo lo spirito del progetto che aveva portato alla sua apertura e che tanto favore aveva riscosso tra i parmigiani, al punto che si era dovuto limitare a sei il numero di bottiglie che si potevano prendere, in modo da evitare file eccessivamente lunghe di gente in attesa.

Ciò che lascia perplessi, a dir poco, non è il costo in sé dell’acqua, ma il fatto che ora per accedere alla fontana occorrerà munirsi di una tessera a scalare andando a ritirarla alla sede di Iren. L’obiettivo, se ben comprendo la logica dei nostri amministratori, è utilizzare il ricavato delle tessere per effettuare la manutenzione. Il che significa che se saranno poche le tessere non ci sarà più manutenzione e addio così definitivamente a un bel progetto che funzionava ed era apprezzato da tutti. In mezzo, tra la chiusura della vecchia fontana e l’apertura della nuova, quello che ormai è un segno distintivo della Giunta Pizzarotti: un mare di bugie e mezze verità condite con l’assenza totale di condivisione.

In questi anni ho depositato almeno tre interrogazioni per sollecitare il ripristino del servizio e le risposte dell’assessore Folli sono state nell’ordine che la fontana sarebbe stata rimessa in funzione per gennaio 2014 attraverso una sponsorizzazione di Iren, poi che la sponsorizzazione non poteva essere fatta (ma le donazioni liberali sì, abbiamo scoperto in questi giorni) e poi il nulla.

Fino ad oggi, quando scopriamo, dalla stampa, che il servizio passa in carico totalmente ad Iren, e di qui i costi, la tessera e via discorrendo.

Quando in Consiglio comunale mi si contesta il fatto che lamento una mancanza di condivisione da parte di questa amministrazione bisognerebbe avere l’onestà intellettuale di guardare a vicende come questa e rendersi conto che se si vuole governare da soli non c’è problema, ma poi non ci si può aspettare un apporto di idee e progetti da parte di una minoranza che viene sistematicamente ignorata o peggio, presa in giro.

Roberto Ghiretti, Parma Unita

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