In arrivo i Quaderni Didattici dei Musei del Cibo

10/03/2009
h.13.00

Uno strumento esemplare per riconquistare il piacere della tavola e la cultura della tradizione enogastronomica.
Così li ha definiti Tullio Gregory, professore emerito di Storia della filosofia all’Università di Roma “La Sapienza”e direttore dell’Enciclopedia Italiana Treccani, che ha tracciato una storia del gusto. Da Prometeo a Caino, passando per la scoperta dell’America e la cucina francese dei re, fino ad arrivare alla cucina moderna, dove impera il minimalismo gastronomico, dove la chimica ha superato la tradizione.
Una cucina più elaborata, governata dall’estetica e dal sapore del bello, divisa tra i ristoranti di lusso e i fast food, due poli opposti tra cui sta la cucina tradizionale, regionale, spesso contadina. Partendo da qui, sostiene Gregory, si può tornare a valorizzare ed apprezzare la cultura del gusto.
Ed è qui che i quaderni didattici si inseriscono come strumento esemplare per riconquistare e tramandare la cultura del gusto. Un’avventura, così li ha definiti Mario Turci, docente dell’Università di Parma e direttore della Fondazione Museo “E. Guatelli”.
I Quaderni Didattici non si limitano ad impartire nozioni, ma offrono spunti di riflessione sulla qualità della vita, aiutano il visitatore ad andare oltre l’esteriorità delle cose, a scoprire l’umanità che sta dentro al museo: aiutano a cogliere l’immaterialità del materiale.
Si è concentrato più sull’aspetto della didattica l’intervento di Margherita Sani dell’Istituto Beni Culturali Emilia Romagna, che ha definito i quaderni didattici “un itinerario dal prodotto al museo al territorio, per viaggiatori curiosi”. Sono materiali ricchi e ben strutturati, che rispondono alle nuove esigenze del visitatore, che vuole essere coinvolto e stimolato. Il museo è un luogo di apprendimento come processo di confronto attivo con l’esperienza.
Presenti ieri a fare gli onori di casa Pier Luigi Ferrari, vice presidente della Provincia di Parma, Giampaolo Mora, presidente dei Musei del Cibo e Giancarlo Gonizzi, coordinatore dei Musei del Cibo.
I Quaderni Didattici sono tre pubblicazioni, per oltre 300 pagine complessive, ricche di approfondimenti, schede di lavoro e materiale iconografico frutto del lavoro di uno staff multidisciplinare, composto, oltre che da tecnici ed esperti del settore alimentare, della comunicazione e della didattica, da docenti e studenti dell’Istituto Tecnico Agrario “F. Bocchialini” e dell’Istituto Professionale Alberghiero “G. Magnaghi”.
La scelta di coinvolgere direttamente gli studenti, nasce dal desiderio di creare dei veri e propri quaderni di lavoro, da utilizzare concretamente, libri che possano essere assaporati anche a piccoli bocconi.
Oggi i musei sono sempre più riconosciuti come luoghi di interpretazione, aperti al futuro proprio in quanto ne raccontano le origini. I prodotti e gli oggetti d’eccellenza sono in grado di narrare storie: ci parlano di esperienze e di simboli, come di tecnica, lavoro e territorio.
“Per questo i Musei del Cibo – ricorda il presidente Giampaolo Mora – hanno creato questi strumenti, che consentano alle nuove generazioni, come al visitatore attento, di andare oltre la superficie e cogliere, assieme alla conoscenza dei prodotti, l’identità della nostra terra e della nostra gente. Così che i Musei divengano aule senza confini e libri di una nuova parlata dove il patrimonio culturale è vero strumento di crescita: per le persone e per il territorio”.

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