L’Associazione Parmense Per Israele – APS, ha preso atto con indignazione delle proiezioni luminose apparse il 18 novembre, sul palazzo antistante il Municipio in via Repubblica inneggianti alla “Palestina libera” e che invitano al “boicottaggio di Israele”.
L’Associazione stigmatizza e condanna fermamente l’odio contro Israele che queste esternazioni provocano. Espressioni ricorrenti come “colonizzazione”, “apartheid”, “Israele fuori dalla storia”, “UE complice dei massacri”, rappresentano una narrazione velenosa che disumanizza gli israeliani, li considera colonialisti, oppressori, imperialisti, fino al punto da giustificare o negare le barbarie subite.
Gli israeliani, colpiti recentemente dal grave atto terroristico del 7 ottobre, dovrebbero trovare particolare solidarietà e comprensione tra i nostri concittadini, cosi come “scritto” nei valori condivisi nella nostra storia locale.
† Terra Santa 11 – Il Santo Sepolcro, il luogo più sacro del mondo (di Andrea Marsiletti)
Potrebbe apparire lecito manifestare per la “Palestina libera”. Invece, nelle attuali condizioni geopolitiche, chi manifesta al grido di “Free Palestine” deve sapere che si fa propugnatore della cancellazione dello Stato di Israele, della negazione del suo diritto ad esistere e della sua legittimazione storica e giuridica. Al contrario, la risoluzione 181 dell’ONU del 29/11/1947 (in linea con la spartizione mandataria in 2 stati ebraico ed arabo), viene accettata solamente dal popolo ebraico e rifiutata dagli stati arabi limitrofi”.
L’associazione desidera ardentemente che si capisca che stare dalla parte di Israele significa stare dalla parte di ciò che rappresenta per tutti noi: democrazia, diritti e libertà.
Il Presidente APPI-APS
Enrico Tateo