Anziani e disabili, il Governo risponde su lavoro usurante

Il Governo, rispondendo ad una interrogazione della deputata parmigiana Patrizia Maestri, ha preso l’impegno di valutare la possibilità di far rientrare tra i lavori usuranti anche i soggetti, in particolare donne, che ogni giorno danno assistenza a anziani e disabili. “E’ positivo – dice la parlamentare del Pd – che l’esecutivo voglia fare un approfondimento per valutare al meglio la situazione. La speranza è che si arrivi ad una soluzione per queste figure professionali, parte integrante del nostro sistema di welfare pubblico, che oggi sono penalizzate in quanto preposte ad attività gravose anche dal punto di vista fisico”.

Il riconoscimento di lavoro usurante permetterebbe ai lavoratori dell’assistenza di base del settore anziani e disabili (Oss, Adb, Asa, Ota, eccetera) ad ottenere la pensione anticipata, fermo restando il requisito di anzianità contributiva non inferiore a trentacinque anni. “La maggior parte di queste figure sono donne – sottolinea Maestri – che, come tutte, spesso sommano ad un lavoro molto impegnativo fisicamente e psicologicamente anche la cura per la famiglia. Questo può significare una aspettativa di vita diversa rispetto ad altre professioni e di conseguenza sarebbe importante riconoscere anche a loro la possibilità di pensionamento anticipato” .

Nella sua risposta il sottosegretario al ministero del Lavoro, Massimo Cassano, ha spiegato che la legge di stabilità per il 2016 ha già previsto la destinazione di parte delle risorse finanziarie disponibili sul cosiddetto “fondo usuranti” ad altre finalità come la copertura delle minori entrate derivante dalle misure di riduzione della pressione fiscale a favore dei pensionati.

il governo comunque, anche con il coinvolgimento dell’Inps, si è detto disponibile ad approfondire la questione. “Continuerò – conclude Maestri – a tenere alta l’attenzione su questo tema per essere vicino a tutte le donne che “svolgono” un lavoro fondamentale per la nostra società”.

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