Lori (Pd): “Le Riserve Mab sono laboratori contro i cambiamenti climatici e la disuguaglianza territoriale”

SMA MODENA

Rinsaldare i legami, scambiarsi buone pratiche e, più in generale, potenziare il loro ruolo di “laboratori” della sostenibilità, attraverso un uso consapevole delle risorse del territorio. Questi gli obiettivi delle 21 riserve di biosfera dell’Unesco italiane, che- per la prima volta in Emilia-Romagna- si sono date appuntamento per il loro quinto meeting annuale tra Reggio Emilia e Parma.

L’evento, partito ieri sera al Tecnopolo di Reggio, continuerà fino a sabato quando (meteo permettendo) sono previste escursioni sul territorio. Alla mattinata di apertura dei lavori ha preso parte anche Barbara Lori, assessore con delega a Parchi e Forestazione dell’Emilia-Romagna, che spiega: “L’assemblea annuale delle riserve Mab Unesco riunisce molti territori, montani e non solo, che sono spesso territori periferici dove il ‘capitale naturale’ è un elemento importantissimo che riguarda la qualità ambientale, incrociando spesso tematiche di tipo culturale, sociale ed economico”.

 

† “Unintended” dei Muse ci accompagni durante l’eucarestia nelle chiese di Parma (di Andrea Marsiletti)

 

Quindi, sottolinea Lori, “quella di questi due giorni è un’occasione importante per una riflessione comune e anche per scambiarsi idee e fare il punto sui progetti messi in campo dalle riserve di biosfera. Che in un tempo come questo, in cui dobbiamo fare i conti- e con una certa urgenza- con il cambiamento climatico e le diseguaglianze sociali ed energetiche diventano, dei grandi laboratori a cielo aperto per la sostenibilità dei luoghi”. Per l’assessore infatti, “lì c’è un terreno un pò più fertile in cui le comunità possono indirizzare le loro scelte in una direzione che non nega la crescita, ma pone attenzione alla cura a 360 gradi del territorio e ha chiaro come le foreste e l’acqua possano fare la differenza per il benessere di tutti”.