L’università di Parma è la più cara d’Italia

SanMartino
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27/10/2012

L’università di Parma è la più cara d’Italia, con una retta di 865,52 euro all’anno per le facoltà scientifiche e di 740 euro per quelle umanistiche, pari al 71% in più rispetto alla media nazionale. E’ quanto emerge da uno studio sui costi delle tasse universitarie negli atenei italiani prodotto da Federconsumatori.
Al secondo posto nella classifica degli atenei più costosi si trova invece l’Università degli studi di Milano (con una retta annuale di 685 euro per le facoltà umanistiche e 789 euro per le facoltà scientifiche).

La risposta dell’Università di Parma:
“In relazione alla diffusione dei dati contenuti nel Dossier Federconsumatori sui costi delle Università italiane l’Ateneo esprime perplessità e profonda amarezza per la non adeguata correttezza in ordine alle modalità di comunicazione e di raffronto delle tassazioni studenti, dal momento che ogni Ateneo segue regole diverse di individuazione delle fasce ISEE su cui applicare tasse e contributi.
L’Università di Parma prevede 4 fasce di tassazione. Una prima fascia, quella ordinaria, si applica a studenti con un ISEE sino a 28.000 euro (740 per le umanistiche e 865 per le scientifiche), una seconda fascia con un ISEE sino a 38.000 euro, una terza fascia con un ISEE sino a 75.000 euro, una quarta fascia con un ISEE dai 75.000 euro in su. La comparazione fatta dalla rilevazione di Federconsumatori mette a confronto la tassa ordinaria che per le università rilevate non è attestata sino a un massimo di 28.000 ma a 6.000 euro. Perciò è vero che chi ha un ISEE di 6.000 euro spende meno in altre università, però non certamente chi si colloca oltre i 20.000 euro. Per ISEE superiori ai 20.000 euro, infatti, l’Università di Parma è senz’altro competitiva e ha tasse inferiori a quelle di molte altre università.
Dalla stessa rilevazione di Federconsumatori emerge, per esempio, che la terza fascia di Bologna (per ISEE superiori a 20.000 euro) pretende una tassa di 827 euro per le facoltà umanistiche e di 895 euro per quelle scientifiche, mentre l’Università di Parma richiede 740 e 865 euro. Per la fascia ISEE di 30.000 euro (di poco superiore alla fascia di 28.000 euro dell’Università di Parma) sempre Bologna ha una media di tassazione pari a 1078 euro a fronte di Parma che prevede 1009 euro. Va inoltre sottolineato che l’Università di Parma ha assunto tale modalità di tassazione considerando il fatto che normalmente chi ha ISEE molto bassi fruisce di borse di studio rilasciate dell’ente preposto al diritto allo studio ed è totalmente esonerato dal pagamento delle tasse. Per altro verso l’Università di Parma ha inteso assicurare la tassazione ordinaria a studenti con un ISEE che si attesta entro un limite di 28.000 euro, limite che può considerarsi percettore di un reddito congruo per versare una tassa ordinaria. Si sottolinea infine quanto una non corretta comunicazione di dati come quella in questione possa essere rilevante nel momento in cui sono in corso le iscrizioni degli studenti, danneggiando in modo significativo atenei a favore di altri”.

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