Maggiore, “sbagliata la riorganizzazizone delle guardie”

07/08/2009
h.15.40

Il Vice Presidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna, Luigi Giuseppe Villani, ha rivolto una interrogazione alla Giunta regionale per sapere se la Regione intende intervenire affinché la prevista riorganizzazione dei Punti di Guardia della Torre delle Medicine dell’Ospedale Maggiore di Parma sia sospesa, in attesa che essa sia concordata in ambito di contrattazione decentrata, come previsto dalla normativa regionale che recepisce il CCNL (cosa fino ad ora non avvenuta), in modo che tale riorganizzazione possa realmente garantire al meglio le esigenze assistenziali delle varie Unità Operative dell’Ospedale.
Il consigliere regionale del PDL, rileva infatti che “la prevista operazione aggregativa di tre unità operative (Malattie infettive ed Epatologia, Clinica e Semeiotica Medica e Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva) in un unico punto guardia, potrebbe con molta facilità comportare, durante i turni di guardia, un’offerta di assistenza sanitaria non di alta qualità e non garantire un adeguato livello di sicurezza per gli operatori medici”.
Questo, in particolare, perché “l’Unità Operativa Malattie Infettive ed Epatologia, per la sua alta valenza specialistica, ha necessità di garantire continuità assistenziale sui pazienti ricoverati e sull’ attività di consulenza specialistica per il Pronto Soccorso ed altre Unità Operative dell’Ospedale oltre che per la Medicina territoriale, soprattutto nel prossimo futuro in cui è previsto un aumento considerevole del lavoro di tale reparto per la diffusione pandemica del virus AH1N1 nel nostro paese, ma diverrà difficile mantenere un’adeguata assistenza durante i turni di guardia dei dirigenti medici infettivologi se devono contemporaneamente far fronte alle esigenze di altre Unità Operative peraltro allocate su piani diversi dello stesso edificio”.
Secondo Villani, “sarebbe senz’altro più efficace per le peculiarità dell’infettivologia associarne il turno di guardia con quello di Unità Operative che hanno la medesime necessità di garantire continuità assistenziale (es Oncologia Medica), come è stato fino ad oggi e non con Unità Operative che hanno diverse necessità assistenziali come si vorrebbe attuare con la presente riorganizzazione accorpandola alla Clinica e Semeiotica Medica”.

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