Metro, “ha vinto Parma. E anche noi”

29/03/2010
h.13.30

Si è finalmente concluso il lungo iter della Metropolitana di Parma.
L’opera, che da anni contestiamo, non si farà piú.
Abbiamo, quindi, vinto noi! Contro ogni pronostico, contro i poteri forti della Lobby dei Costruttori (l’appalto era stato vinto da Pizzarotti e CoopSette), contro l’accordo Bipartisan Regione (Pd) – Comune (Pdl), contro l’opinione pubblica locale completamente asservita dalla maggioranza che governa la città.
Eppure, ce l’abbiamo fatta.
I politici locali di area centro destra, ma anche qualcuno all’interno del Pd, ora si dicono soddisfatti per l’esito della vicenda, dopo che per anni hanno sostenuto il progetto definendolo come un’opportunitâ irrinunciabile per la nostra cittá. Ora hanno evidentemente cambiato idea. Il finanziamento in arrivo da Roma, che avrebbe coperto circa la metà dei costi di realizzazione, è stato ufficialmente dirottato su altri investimenti, alcuni dei quali nella nostra città.
A cosa è dovuto questo repentino cambio d’opinione? Ci piace pensare che sia merito nostro, o anche merito nostro. L’insistente e costante opera di informazione, ma anche i numerosi esposti nelle opportune sedi istituzionali, avevano scoperto tante delle menzogne che si celavano dietro il progetto MetroParma.
Forse firmare quel progetto, con quelle cifre, era diventata una responsabilitá ingombrante anche per il Sindaco.
In ogni caso, abbiamo vinto. Ora in tanti diranno che avevamo ragione, altri che siamo stati fortunati, altri chiameranno in causa la crisi economica. Resta il fatto che StopMetro, per primo, da sempre, ha contrastato l’opera con ogni mezzo.
Per questo di può dire che è una vittoria di un metodo, è la vittoria di un movimento, è la vittoria di StopMetro. E’ la dimostrazione che con compatezza, coerenza, astuzia e solide competenze dovute ad un paziente lavoro di inchiesta si può vincere. E’ quest’ultimo, probabilmente, il dato più positivo di tutta la faccenda.
Si tratta di una vittoria che fa bene alla cittá e che è della cittá ma, permetteteci, è una vittoria che sentiamo anche un pò nostra, dei movimenti.
Una vittoria che mette in luce in maniera ancora più forte i limiti della classe dirigente locale e dei progetti faraonici che abbagliano e che vengono venduti come indispensabili e si rivelano alla fine per quello che sono. Ci chiediamo adesso che fine farà un piano di trasporto pubblico da diversi anni concepito con una linea di Metropolitana, ad esempio.
E’ una vittoria ma non ci scordiamo delle responsabilità: della giunta Ubaldi, della giunta Vignali, dei grossi gruppi imprenditoriali locali e dell’opposizione in consiglio comunale che salvo casi personali, ci ha sempre snobbato (e in qualche caso minacciato di denunciarci…) e ha considerata persa una battaglia in cui abbiamo creduto solo noi e pochissimi altri.
Ne restano altri, dall’inceneritore al diritto alla casa, dagli spazi sociali al mondo del lavoro.
Noi non ci tireremo indietro.

lombatti_mar24