“Musica in quartiere” tra Argentina e Cuba

29/06/2009
h.10.00

Un viaggio in quattro tappe nella musica dell’America Latina, dall’Argentina a Cuba, con un finale dedicato alle sonorità gipsy-jazz. Si intitola Latin American Portraits l’edizione 2009 di Musica in Quartiere (11 luglio-5 agosto), la rassegna che si svolge presso l’arena estiva del Teatro Cinghio e fa vivere anche quest’anno un’estate musicale importante al Quartiere Montanara.
Interpreti di rango internazionale per un’iniziativa diretta da Giampaolo Bandini e costruita in un’ottica di città policentrica, che punta a diffondere la musica di qualità anche fuori dalle sedi più blasonate del centro. Musica in quartiere è un progetto promosso da Società dei Concerti Solares Fondazione delle Arti con gli assessorati alla Cultura e al Decentramento del Comune di Parma, col patrocinio e il contributo fondamentale del Quartiere Montanara, e la collaborazione di C.N.A. Sede territoriale di Parma, Impresa Edile Piazza Franco, Piazza Seneca Srl, Associazione Montanara Insieme.
Apre la rassegna sabato 11 luglio una appassionata Noche de tango orchestrata da Luca Lucini alla chitarra e da Mario Stefano Pietrodarchi al bandoneon. Un appuntamento tutto dedicato al “pensiero triste che si balla”, come veniva definito il tango nella tradizione portena, cioè di Buenos Aires. Pietrodarchi, 29 enne, è uno dei bandoneonisti di spicco della sua generazione, vincitore del Trofeo Mondiale per fisarmonicisti di Lorient in Francia nel 2001, esecutore della colonna sonora del film Caos calmo, firmata da Paolo Buonvino.
Lucini è chitarrista di grande esperienza, che ha partecipato a importanti rassegne (spesso in coppia con Pietrodarchi), come il Maggio Musicale fiorentino e la stagione della Tokio City Philarmonic Orchestra.
Per il secondo appuntamento, intitolato Danzas y folklore argentino, domenica 19 luglio, Musica in quartiere ha l’onore di ospitare il chitarrista Juan Falu, considerato il massimo interprete vivente del folklore musicale argentino e delle radici musicali del suo paese.
Da giovane fu oppositore del regime militare negli anni della dittatura, anni che lo costrinsero all’esilio in Brasile. Falu ha vinto i più importanti premi nel suo paese, come il Premio nacional de musica. Compositore e interprete, ha suonato in più di 20 paesi in America, Europa, Asia e Africa.
Dall’Argentina a Cuba, con la violoncellista e cantautrice Yalica Jo, nata a L’Avana, e il chitarrista cagliaritano Francesco Morittu, entrambi parmigiani d’adozione. Eco del sol, canciones de Cuba, è il titolo del concerto che si terrà martedì 28 luglio. Echi del sole, della terra, del mare, canti d’addio, d’amore, di viaggio, di passione, fotografie di suoni e parole che catturano volti e sogni nuovi.
Le canzoni e le musiche sono firmate da Yalica, di Morittu l’arrangiamento. Tutti e due hanno una formazione classica. Lei diplomata in violoncello, lui docente di chitarra classica, e tutti e due “fanno confluire le competenze acquisite nella musica classica verso forme espressive più dirette e talvolta maleodoranti di legno marcio e rum”.
E’ con una divagazione dal tema, un omaggio alla tradizione musicale dei nomadi manouches, che si chiude la rassegna mercoledì 5 agosto. Swing manouche è il titolo del concerto che avrà come protagonista una giovane e promettente formazione parmigiana, i Django’s Fingers, che già nel nome rendono esplicita l’ammirazione per il leggendario Django Reinhardt, modello di remakes e rimaneggiamenti conditi di talentuosa improvvisazione.
Musica gitana contaminata col jazz americano degli anni ’30 e con il valse musette francese, ecco la formula del successo di questo quartetto di musicisti talentuosi: Corrado Caruana (chitarra manouche), Alessandro Ricci (chitarra manouche), Emiliano Bozzi (contrabbasso), Athos Bassissi (Fisarmonica). 

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