Non offriamo il fianco alle destre… (di MarcoMaria Freddi)

Caro Direttore,

durante il Consiglio Comunale di Parma, ho ricordato il 150° anniversario della Breccia di Porta Pia che ha sancito la fine del potere temporale della Chiesa e riaffermato la centralità del pensiero laico e liberale.

Così almeno nei miei auspici ma poi, durante la discussione della mozione “tesorerie disarmate”, ho compreso che il riformismo italiano è ancora succube di un retroterra clericale che non permette alla politica di diventare adulta.

Il pensiero critico di chi ha a cuore la libertà individuale e la laicità della politica ha vissuto nelle settimane trascorse, giorni davvero difficili.

La notizia dell’accordo dell’Inps con la Caritas diocesana dove una associazione privata religiosa prende il posto dei servizi sociali pubblici dei comuni per informare i propri cittadini in condizioni socio-economiche disagiate dei contributi e bonus a loro destinati, la nomina, senza alcuna possibile giustificazione di un arcivescovo, mons. Paglia, alla guida della commissione ministeriale per la riforma dell’assistenza sanitaria e socio-sanitaria della popolazione anziana e per ultimo, ma non per importanza, la lettera della congregazione della fede che con tesi ideologiche ed antiscientifiche parla alle coscienze dei legislatori dicendo che chi agevola l’approvazione della legge sull’eutanasia e suicidio assistito, legge voluta dal 93% dei cittadini italiani – cattolici o meno – per i vescovi italiani è indirettamente un criminale.

Sorridevo in consiglio quando sentivo parlare di conflitto di interessi circa la mozione dell’assessore Marco Ferretti pensando a quale conflitto di interessi può avere un presidente di commissione, funzionario di uno stato estero titolare di accreditamenti sanitari milionari.

Credo che chiunque abbia a cuore la laicità dello stato a questa nomina dovrebbe ribellarsi, urlare tutto il suo disappunto ma tant’è che la componente cattolica del PD presenta in consiglio per la seconda volta un residuo della tradizione catto-comunista degli anni ’70, il pensiero salesiano in stile venezuelano delle tesorerie disarmate.

Un vero corto circuito politico che sommato ai ripetuti interventi ideologici anti-giunta Pizzarotti del consigliere Giuseppe Massari, rimasuglio della politica anni ’80, mi fa pensare che le prossime elezioni comunali 2022 siano già ad appannaggio delle destre.

Credo che se a sinistra tutti coloro che guardano ad una società aperta, se tutti noi non faremo un bel passo indietro i giochi siano già chiusi.

I miei toni sono a volte accesi, lo ammetto, ma è chiaro come il sole che giunta e il gruppo consigliare di maggioranza siano alla ricerca disperata di una identità, identità che mai troveranno poiché troppo tempo è trascorso dal 2017, e non basterà aver ben amministrato il quotidiano a far vincere le elezioni al prossimo candidato sindaco del centro sinistra, serve l’impegno di tutte le forze che saranno coalizzate alle prossime elezioni.

Pertanto, cari compagni ed amici, lasciate gli armamentari ideologici a casa vostra e guardate alla prossima scadenza con coraggio, unendoci non solo perché laici ma perché la forza delle idee e delle scelte laiche sono per tutti.

MarcoMaria Freddi

Radicale, militante dell’Associazione Luca Coscioni

Consigliere Comunale di Parma

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