Parmigiano, “sì a vera tracciabilità di filiera”

05/02/2010
h.15.50

Apprendiamo dalla stampa che giustamente il Consorzio del Parmigiano Reggiano si batte per ottenere una normativa comunitaria che tuteli la produzione tipica imponendo che anche il confezionamento avvenga in zona tipica. Così come per il Prosciutto di Parma, il Sindacato sempre scenderà in campo a tutela delle produzioni e del lavoro di qualità.
Riteniamo infatti necessario che tutte le fasi della produzione siamo monitorate con attenzione. La filiera del Parmigiano deve tuttavia recitare il mea culpa perché per anni ha contribuito alla destrutturazione del settore. La lavorazione del formaggio è stata sempre più data in appalto dai caseifici (soprattutto del parmense) a operatori artigiani, così come troppo piccole sono le dimensioni aziendali e del tutto inadeguate alla competizione internazionale e alla penetrazione dei mercati esteri.
Se l’intenzione è quella di fare finalmente in modo serio opera di sistema, di ricompattare la filiera a partire dal controllo rigoroso del confezionamento locale (troppi sono gli esempi di frodi apparsi nella cronaca recente) e delle condizioni di lavoro allora saremo presenti a pronti a dare battaglia come sempre su questi temi.

La Flai Cgil di Parma

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