Pedemontana sociale: Friggeri inizia la presidenza scrivendo ai dipendenti

Daniele Friggeri

“Care e cari dipendenti, è con grande orgoglio e senso di responsabilità che, dallo scorso primo luglio, ho assunto la presidenza della nostra Azienda”. Daniele Friggeri inizia con una lettera rivolta alle lavoratrici e ai lavoratori di Pedemontana sociale (APS) la sua presidenza alla guida dell’azienda del welfare che garantisce servizi a minori, famiglie, persone con disabilità e anziani per conto dei Comuni dell’Unione (Collecchio, Felino, Montechiarugolo, Sala Baganza e Traversetolo).

Il sindaco di Montechiarugolo, nominato al vertice di APS dalla Giunta dei sindaci dell’Unione dopo un anno passato alla vicepresidenza, subentra alla prima cittadina collecchiese Maristella Galli, che lo ha sostituito alla guida dell’Unione stessa. Al suo fianco, come nuovo vicepresidente di Pedemontana sociale, è stato indicato il sindaco di Felino Filippo Casolari.

Oltre a rivolgere ai dipendenti gli auguri di buon lavoro, nella lettera Friggeri sottolinea le difficoltà del momento: “In questi ultimi anni – scrive – abbiamo attraversato, e stiamo ancora attraversando, un periodo di grandi tensioni, dovute alla pandemia prima e, più recentemente, alla guerra in Ucraina”. Tensioni che hanno portato ad una “crescita esponenziale dei bisogni delle nostre comunità”, di fronte ai quali “siamo chiamati a dare risposte”. “Questo è quello che dovremo fare con rinnovato impegno ogni giorno – prosegue la missiva –. Ed è con questa consapevolezza e responsabilità che dovremo operare durante questo anno che passeremo insieme”. “Vi ringrazio per quanto avete fatto e state facendo, ma soprattutto per quello che farete” conclude Friggeri. 

«Ho pensato che fosse giusto iniziare così il mio mandato – commenta il neo presidente –, durante il quale intendo rafforzare il rapporto tra l’Unione e l’Azienda, anche attraverso un controllo di gestione, che tra l’altro sarà la nuova funzione associata che verrà trasferita all’ente, e dell’efficienza dei servizi erogati». Per far fronte ai crescenti bisogni dei cittadini in condizioni di fragilità, «occorre implementare ulteriori misure di supporto – osserva –, a partire dai nuovi istituti di coordinamento degli interventi legati al reddito di cittadinanza a sostegno delle famiglie più bisognose, ma con interventi di verifica della redditualità attraverso un controllo incrociato con gli altri enti».

C’è poi il tema dell’accoglienza dei profughi ucraini, «ma non solo – avverte il presidente –. Rischiamo un nuovo e importante fenomeno migratorio dall’Africa, provocato dalla crescente povertà a seguito della crisi alimentare e di materie prime che deriva sempre dalla guerra, come accade per esempio per il grano. Un fenomeno che dovrà essere gestito attraverso un grande lavoro di coordinamento tra APS e i Comuni dell’Unione, come è stato fatto nei mesi scorsi nel dare ospitalità a chi è scappato dalla guerra».

Oltre a fronteggiare le nuove emergenze, l’Azienda dovrà anche «implementare e rafforzare i servizi in corso, come il progetto del Nucleo Alzheimer, l’accoglienza dei minori in situazioni di emergenza, che purtroppo sono in aumento, e le nuove progettualità dedicate alle persone con disabilità, che stiamo mettendo in campo grazie anche ai fondi del PNRR e in collaborazione con il Distretto Sud Est dell’Ausl».

Un lavoro difficile e importante che avrà bisogno di tutta la professionalità dimostrata dai dipendenti di APS, capaci di gettare il cuore oltre ogni ostacolo, «perché – conclude Friggeri riprendendo un passaggio della lettera ai lavoratori dell’Azienda – la cura degli altri è l’impegno più alto che una donna o un uomo possa assumersi».

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