Pizzarotti: “Proporre a me e a Lista civica nazionale posizioni di mera testimonianza in lista è stata una scelta di Renzi, accettata da Calenda”

opendaysteam19ott24

“Parliamo un pò di #terzopolo…. prendo spunto dall”intervista a Silvia Fregolent (leggi: “Con Pizzarotti ci sono state delle incomprensioni sulle liste. Spero rimanga con noi nel Terzo Polo”. INTERVISTA a Silvia Fregolent – IV-Terzo Polo), candidata per il Terzo Polo in Emilia Romagna, per chiarire alcuni punti.”

Federico Pizzarotti risponde sulla sua pagina facebook a Silvia Fregolent che ha rilasciato un’intervista a ParmaDaily. “La mia rinuncia alla candidatura non è stata una scelta individuale dovuta a “incomprensioni” sulle liste, per usare l’espressione di Fregolent. Su liste progettate al millimetro per determinare chi viene eletto e dove con il 3%, con il 5% o con l’8%, non c’è molto spazio per le incomprensioni, ma solo per le scelte consapevoli.

Derubricare l’apporto della Lista Civica Nazionale a “problema di Renzi” è stata una scelta consapevole di Carlo Calenda, accettata da Matteo Renzi, così come proporre a me e agli altri candidati della Civica Nazionale posizioni a dir poco di testimonianza è stata una scelta consapevole di Matteo Renzi, accettata da Carlo Calenda. La nostra scelta consapevole è stata quella di rinunciare, non per eccesso di autoconsiderazione o per paura di rischiare, ma per rispetto del breve ma ambizioso percorso del progetto della Lista Civica Nazionale e dei circa 200 amministratori ed esponenti di realtà civiche locali che avevano già dato la loro disponibilità a candidature di servizio.



Al Terzo Polo avremmo partecipato volentieri, se questo progetto fosse stato e fosse ambizioso e plurale. Così lo avevamo inteso, con questo obiettivo avevamo aderito, e per questo avevamo proposto un documento politico poi mai sottoscritto. Ma il progetto pare oggi solo una sommatoria di due gruppi dirigenti che credono talmente poco al proprio risultato elettorale da aver badato esclusivamente alla mera sopravvivenza politica, non alla costruzione di un progetto più aperto e diffuso. Ripeto: si è trattata di una serie di scelte assolutamente legittime e consapevoli, ma non c’è stata alcuna incomprensione.

Il progetto della “Civica Nazionale” riprenderà il suo percorso dopo le elezioni politiche, con molto più slancio di prima.

Ci sarà il giusto tempo per ascoltare i contribuiti di tutte le persone e gruppi che ci hanno contattato e che continuano a farlo.

Trovarci fisicamente, condividere dei punti, definire uno spazio politico, e da lì partire.”