Plusvalore GRAN sconfitto dal Treviso

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Casa Bambini
SanMartino

31/10/2009

Marcatori: p.t. 3’ m. Muccignat tr. Botes; 10’ cp. Vaccari; 27’ mnt Zanni; 40’ cp. Vaccari; s.t. 9’ mnt Zanni; 15’ m. Semenzato tr. Botes; 24’ m. Ceccato A. tr. Botes; 35’ mnt Kingi; 38’ m. Botes tr. Botes
Benetton Treviso: Williams; Mulieri, Galon, Waters, Bortolussi; Botes, Semenzato; Kingi, Zanni, Filippucci (st 5′ Vermaak); Van Zyl, E. Pavanello; Cittadini (st 8′ A. Ceccato), E. Ceccato, Muccignat (st 8′ Fernandez Rouyet)
All. Smith.
Plusvalore Gran Parma: Vaccari; Orsi (pt 39′ McCann), Heymans, De Marigny, Castagnoli; Mortali, Gerber (st 40′ Milani); Contini, Cattina, Barbieri (st 40′ Balsemin); Foschi (st. 30′ Pulli), Vella; Evans, Battilana (st 8′ Buzaj, st 12′ Battilana), Artal (st 36′ Rizzelli).
All. Mey.
Arbitro: Sironi (Colleferro)
Calci: Botes 4/7; Vaccari 2/5
Man of the match: Zanni (Benetton Treviso)
Cartellini gialli: Filippucci (36’pt), Rizzelli (38’st)
Punti conquistati in classifica: Benetton Treviso punti 5; Plusvalore Gran Parma punti 0

I pronostici parlavano tutti di un successo netto di Treviso e così è effettivamente stato, con tanto di bonus-mete guadagnato varcando per sette volte la linea del PlusValore Gran (diciamo per sei volte, più una in regalo).

Malgrado le premesse e le condizioni della squadra, però, il PlusValore GRAN non è entrato in punta di piedi nella tana del leone ferito dalla sconfitta di Viadana; non ha pensato solo a non prenderle, ma al contrario ha buttato in campo l’orgoglio e la volontà di giocare.

Ne è uscita una prima frazione di gara che in pochi si aspettavano, una fase in cui gli uomini di Mey hanno giocato a viso aperto, cercando di impostare azioni offensive, con pulizia ed efficacia nei punti d’incontro e costringendo più volte Treviso a falli di “tenuto a terra” o “mani in ruck”.

Grande lavoro delle terze linee, quindi, con un confermato Contini ed una coppia di flanker che a un certo punto ci ha costretto a smettere di contare i placcaggi (quanto basta per perdonare a Cattina l’errore che ha causato l’intercetto dell’ultima segnatura avversaria).

Puntuali anche i placcaggi degli altri compagni, anche se meno validi sul piano dell’efficacia, perchè l’attaccante sull’impatto riusciva spesso a superare la linea del vantaggio.

E’ però piaciuto come la squadra ha saputo reagire senza scomporsi alla meta di Muccignat subita a freddo dopo soli tre minuti, attendendo e cercando di sfruttare le occasioni per realizzare punti. Peccato che nell’unica occasione da meta Foschi abbia scelto di non servire i compagni alla sua sinistra perchè la situazione presentava un certo vantaggio per gli attaccanti.
Artal e compagni hanno chiuso il primo tempo con un promettente svantaggio di sole sei lunghezze, ma nell’intervallo l’allenatore del Treviso probabilmente ha chiesto ai suoi una maggiore concretezza. I veneti erano alla ricerca dei cinque punti e pertanto, senza andare troppo per il sottile, hanno innescato la loro arma più pericolosa, la driving maul, inserendo nel contempo forze fresche in prima linea. Da quel momento non c’è più stata storia. La mischia biancoverde aveva creato problemi ad avversari come Perpignan e Munster, pertanto c’era da aspettarsi un epilogo simile.
Purtroppo c’è voluto tutto il secondo tempo agli uomini di Mey per capire come fermare la progressione del pack avversario, pertanto, in prospettiva futura, c’è da augurarsi che abbiano fatto tesoro delle ultime due-tre maul in cui la difesa è sembrata più efficace.
Nel finale hanno messo il piede in campo altri due esordienti (Balsemin e Milani), mentre sempre a proposito di esordienti, Michele Mortali, per la prima volta nel quindici partente, si è ben disimpegnato nel ruolo di mediano d’apertura.

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