Presentato a Borgotaro il libro “Il novecento nelle Valli Magiche”

E’ stato l’evento “in presenza” più importante degli ultimi anni: che nasce incredibilmente da un progetto virtuale, nato sui social.

Parliamo dall’associazione “C’erano una volte le Valli Magiche”: con l la presentazione del primo libro, “Il Novecento nelle Valli Magiche”, basato su centinaia di foto storiche e sulla loro catalogazione storico culturale, raccolte in pochi mesi attraverso i social da un gruppo nutrito di volontari. Presenti tutte le autorità civili, militari e religiose del territorio, nella sede dell’Unione dei Comuni.

Un momento storico e culturale dl valore assoluto. In poco più di due mesi (due mesi! La dimostrazione che volere è potere!) partendo da un’intuizione geniale, facendo leva sui sentimenti più profondi che legano le persone alla loro terra,, partendo dalla forza delle radici delle persone della Val Taro e Val Ceno, si sono registrati oltre 5.500 iscritti al gruppo Facebook, si sono raccolte e catalogate con massima accuratezza, da tutto il mondo, oltre 8.000 foto.

Una ventina di volontari del web, che si possono definire “volontari 4.0”, raccolti intorno all’amore per le nostre Valli di Luciano Battoglia, Daniela Moglia e Daniele Uboldi, il nucleo fondatore, dell’associazione storico culturale. In pochi mesi, visto il successo sui social, l’idea di un libro: il virtuale che finisce nella sana e sempre bella carta stampata; è nato così un testo cresciuto dal basso, ricco di storia di tutti i giorni, di vicende umane fino ad ora sconosciute, partendo dalla cosa più semplice per evocare la memoria: le foto, le immagini, che ogni montanaro conserva gelosamente in qualche cassetto, come preziosa eredità, come filo a cui appendere ricordi.

Memorie dei singoli, delle famiglie, ricordi comuni, condivisi da esperienze ed eventi pubblici, l’anima di una coscienza diffusa, che è nel DNA culturale soprattutto di chi è emigrato nel mondo; la ricostruzione di una memoria collettiva, partendo dalle foto, quasi tutte in bianco e nero.

La forza incredibile e vitale del nuovo volontariato intellettuale, il volontariato 4.0, diffuso in tutto il mondo, in grado, in un mondo ormai globalizzato a livello culturale, di creare una rete di rapporti dal valore inestimabile.

Soprattutto, e non è poco, l’intelligenza di usare i social nel modo giusto, per unire, per riunire, per rafforzare a livello globale legami e radici che vedono nelle Valli Magiche un legante indissolubile.

Bravissimi!

Mauro Delgrosso

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