“Serve progettazione partecipata”

SanMartino
Casa Bambini
lodi_maggio24

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29/10/2012

h.10.50

L’associazione nata nel 2004 dal nome “Ambulatorio dell’Ospedale Vecchio” ha inviato al sindaco Pizzarotti una lettera in cui si chiede il patrocinio del Comune di Parma per avviare una progettazione partecipata per conservare lo storico monumento dell’Oltretorrente.
Questo il testo della lettera:

Cari concittadini, spettabili Autorità, sig. Sindaco,
sono ormai passati 10 anni dal giorno in cui l’Ospedale Vecchio di Parma si è ammalato. Il monumento, dopo 450 anni di onorato servizio come ospedale cittadino, dopo 90 di pubblica utilità come sede di vari istituti culturali e attività sociali, dal 30 giugno 2003 subisce quotidianamente i danni dell’incuria politica.
L’atteggiamento dei due precedenti sindaci è stato quello di staccare a piacimento pezzi dal corpo della città, per propagandare inutili e costosi sogni di grandeur, senza alcuna cura della sopravvivenza e dello sviluppo dell’organismo vero, che ha un passato vivo e guadagna un futuro vivo, se lo si costruisce giorno per giorno tutti insieme.
L’Oltretorrente è il quartiere che più ha ricevuto accaniti tentativi di sovvertimento e che più vi s’è opposto. L’Ospedale Vecchio, cuore dell’Oltretorrente, è stato uno dei primi appetiti, col programma di sfrattare associazioni, archivi, biblioteche, circoli, per far posto ad alberghi, ristoranti, miniappartamenti, boutique.
Lo spaventoso debito comunale, la vergogna del commissariamento, le tasse triplicate, il taglio dei servizi sono oggi il risultato di quelle irresponsabili promesse che hanno ubriacato Parma con una falsa rappresentazione.
In quanto cittadini scriviamo al Sindaco e al Comune perché interrompano – è in loro potere – la sequenza di mutilazioni concepite dalle precedenti giunte contro la città, cominciando col disinnescare il project financing di privatizzazione e devastazione dell’Ospedale Vecchio, protestato in piazza e in tribunale fin da subito. A sei mesi dall’entrata in carica di questa Amministrazione, è tempo che noi tutti si onori il mutuo impegno per quel cambiamento politico in senso partecipativo reclamato col risultato delle ultime elezioni.
Presentiamo perciò una nostra proposta di progettazione partecipata dal basso sul futuro dell’Ospedale Vecchio, una proposta di tipo “euristico” cioè aperta alle soluzioni, ai contributi, alle correzioni di tutti quei cittadini che vorranno partecipare.
È un’esperienza nuova per Parma, già perfezionata con successo in altre città in Italia e nel mondo, che prevede procedure, istruttoria e calendario rigorosi. La proponiamo per un celebre monumento rinascimentale di proprietà dei parmigiani, per sottrarlo agli impresari edili pronti a commettervi abuso edilizio, ai loro architetti, ai dirigenti municipali loro consentanei, all’idea serpeggiante oggi che si tratti di un problema meramente tecnico, competente più a un assessorato dei Lavori Pubblici che non a quelli della Cultura e dei Servizi Sociali.
Per realizzare questo progetto nel modo più positivo, chiediamo il patrocinio e la fattiva collaborazione del Comune, con appoggio logistico, di sedi e dell’ufficio stampa, affinché ogni fase sia sempre comunicata e accessibile a tutta la cittadinanza.
La progettazione partecipata servirà a proporre i futuri assetti funzionali pubblici dell’Ospedale Vecchio, ma anche quelli praticabili nell’attuale situazione di stallo, finché non siano reperite le risorse per i restauri e le funzioni definitive. E dovrà considerare:
– la completa conservazione del monumento, secondo l’apposito vincolo di tutela del 1975 e le leggi vigenti in materia;
– i criteri di buona amministrazione e risparmio finanziario nei restauri, manutenzione e funzionamento;
– il ruolo dell’Ospedale Vecchio nell’Oltretorrente.
Siamo certi che insieme si possa fare un ottimo lavoro.

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