Stupri, “diffuso il senso di impunità nei clandestini”

16/02/2009
h.17.30
 
“Quello che è inaccettabile di queste violenze, oltre ovviamente alla loro brutalità, è che quasi sempre sono commesse da soggetti già condannati spesso addirittura per gli stessi reati, che per la gran parte dovrebbero essere fisicamente fuori dall’Italia ma ci restano perché consapevoli di rimanere in ogni modo impuniti”.
Questo ha dichiarato il Vice Presidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna, Luigi Giuseppe Villani, commentando i molti recenti casi di stupri commessi in varie parti d’Italia e balzati alle cronache nazionali.
“I dati sono allarmanti e dicono chiaramente che c’è un rapporto tra reati e clandestinità: solo per gli stupri, ad esempio, quelli commessi da clandestini sono il 62 %, percentuale che sale al 93 % per lo spaccio di stupefacenti – ha quindi aggiunto il Consigliere regionale di Forza Italia – PDL – Per fronteggiare questo problema bisognerebbe agire su due piani, quello di intensificare la lotta alla clandestinità e quello di far sì che il sistema giudiziario possa realmente disincentivare la commissione di reati.
Tutte le istituzioni, e non solo quelle direttamente competenti, dovrebbero essere consapevoli di questa situazione e fare la loro parte.
Il governo attuale ha abbandonato l’atteggiamento permissivista di quello che l’ha preceduto e cerca di dare norme più severe, come ha annunciato farà proprio per gli stupri, ma ci vuole anche chi le applichi con fermezza senza dare adito a scappatoie che poi diventano viatici per l’impunità”.

lombatti_mar24