Tempo di Pasqua, che sia la rinascita della nostra coscienza (di MarcoMaria Freddi)

Sei anime, figlie di terre lontane – Guatemala, Messico, Honduras ed El Salvador – si ritrovano intrecciate in un tragico destino sul ponte Francis Scott Key a Baltimora.

Queste sei persone sono solo piccoli frammenti di un’esistenza condivisa da migliaia di altri migranti, uniti in una continua ed infinita carovana, una marea umana spinta dalla violenza, dalla fame e dal mutare del clima. Dall’Ecuador, dal Venezuela, dalla Colombia, dall’Honduras, dall’El Salvador, dal Messico e dal Guatemala, un fiume di speranze e paure si muove dal Sud America verso il confine degli Stati Uniti.

E in questo tumulto di vite incerte, la figura di Gesù Cristo, che tra pochi giorni sarà celebrata, si fa spazio. La sua essenza risiede in una verità tangibile: Gesù Cristo fu un predicatore le cui parole continuano a risuonare con forza nei nostri cuori.

Che poi si sia proclamato figlio di Dio, che abbia detto di essere risorto dai morti o che più semplicemente sia stato un predicatore affetto da un qualche disturbo dissociativo, non ha importanza. La sua vita è stata un faro che ha illuminato il cammino verso la fratellanza e la giustizia, insegnando che l’uguaglianza è il fondamento della vera giustizia.

Ogni giorno, non solo in occasione della Pasqua, siamo noi stessi a sacrificare gli agnelli sulla croce del nostro egoismo.

 

Aspettando la resurrezione di Lenin, la Pasqua bolscevica (di Andrea Marsiletti)

 

In un’Italia meticcia, ricca di mescolanze e forte di una storia di emigrazione, i poveri sono troppo spesso relegati ai margini mentre applaudiamo a un governo che pervicacemente volge loro le spalle, quale diritto abbiamo di celebrare la Pasqua?

Verrà nuovamente e stancamente celebrato un rituale vuoto, intriso di credenze popolari e superstizioni.

La vera Pasqua è quella che si snoda tra le strade polverose delle nostre città, sotto i ponti o nelle nostre stazioni ferroviarie, quelle vite alle quali siamo chiamati a rispettare, a contribuire a dare loro dignità, vite che attendono ancora di essere riconosciute.

La Pasqua è un tempo di rinascita, di speranza. Che sia la rinascita della nostra coscienza, della nostra compassione. Che sia la speranza di un mondo più giusto, più umano, un mondo dove nessuno viene lasciato indietro.

Buona Pasqua a voi tutti.

MarcoMaria Freddi – Radicale, Democratico e Socialista a Parma e ovunque mi trovi

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