“Ti regalo la mia morte, Veronika” va in scena al Teatro Due

Fondazione Teatro Due ospita il nuovo spettacolo di Antonio Latella, Ti regalo la mia morte, Veronika, per la produzione di Emilia Romagna Teatro, in scena il 4 e 5 marzo alle ore 20.30 e domenica 6 marzo alle ore 16.00. Il lavoro di indagine sulla drammaturgia contemporanea segna una nuova tappa grazie al nuovo allestimento del regista di origine napoletana, che presenta ora Ti regalo la mia morte, Veronika, lavoro che ha riscritto con il drammaturgo Federico Bellini ispirandosi liberamente – come esplicitamente dichiarato nel sottotitolo –  alla poetica del cinema fassbinderiano. Ecco allora che, dopo il pluripremiato Un tram che si chiama desiderio, Latella prosegue la propria analisi nell’universo femminile con uno spettacolo che rilegge i miti del cinema occidentale e ne indaga le icone che essi hanno regalato alla memoria collettiva, senza dimenticare Francamente me ne infischio, personale rilettura di ‘Via col vento’ che ha recentemente impegnato il regista nel confronto con un film chiave della storia popolare del cinema occidentale.

Latella ritrova qui la poetica di Rainer Werner Fassbinder a distanza di quasi dieci anni: era infatti del 2006 la sua rilettura teatrale di Le lacrime amare di Petra von Kant.

La base di questo nuovo lavoro non è però un testo teatrale dell’autore bavarese, ma parte dell’opera cinematografica che Fassbinder ha dedicato alla rappresentazione e all’analisi della donna. Partendo dalla rievocazione della vicenda di Veronika Voss, ultima tra le protagoniste del suo cinema, lo spettacolo incontra alcune tra le figure femminili grazie alle quali il regista ha consegnato forse una grande, unica opera, un lavoro il cui sguardo cinematografico e biografia personale tendono inevitabilmente a coincidere. Una corsa folle, senza protezioni, una prolungata allucinazione dove realtà e finzione diventano quasi indistinguibili.

Entriamo così nella mente di Veronika, diva sul viale del tramonto e vittima della morfina somministrata da medici senza scrupoli, dove i ricordi e i personaggi rievocati diventano apparizioni in bianco e nero, il nero come forma perfetta che fagocita gli altri colori e il bianco della purezza ma anche del lutto. E, inevitabilmente, il bianco della morfina che trasforma le memorie in gratificazioni, deforma ogni percezione fino a rendere accettabile la morte come possibilità, o liberazione. Un viaggio in cui Veronika e le altre eroine del cinema fassbinderiano regalano il proprio sacrificio al loro ideatore, il regista, il medico ma anche il carnefice Fassbinder, a sua volta, probabilmente, personaggio del suo stesso dramma. In scena nel ruolo di Veronika l’attrice Monica Piseddu, che per quesa performance ha vinto il premio Ubu 2015 come migliore attirce, accanto a lei, Annibale Pavone, Valentina Acca, Candida Nieri, Caterina Carpio, Emma Nicole Kehrberger, Fabio Pasquini, Maurizio Rippa, Massimo Arbarello, Sebastiano Di Bella, Fabio Bellitti.

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