
La risposta della Giunta regionale PD arrivata ieri al nostro consigliere regionale Giancarlo Tagliaferri alla sua interrogazione conferma quanto dico da anni e cioè che per il Partito Democratico, Parma e l’Emilia sono territori fantasma.
Infatti, dal 2019 al 2024 a Modena (185 mila abitanti) sono arrivati quasi 5 milioni di euro per sostenere la realizzazione e la promozione del Motor Valley Fest, un evento di quattro giorni che si tiene nella città della Ghirlandina. Più o meno ciò che è arrivato nei medesimi anni a Visit Emilia che copre le 3 province emiliane: Parma, Piacenza e Reggio Emilia (1 milione e 300 mila abitanti).
Ora, non metto in discussione l’evento modenese ed il relativo investimento, sicuramente di valore e utile a promuovere l’industria motoristica regionale e i suoi marchi internazionali, ma quel che è inconcepibile è la disparità di trattamento con Visit Emilia: un evento di soli quattro giorni a Modena vale tanto quanto un anno di attività di promozione per Parma, Piacenza e Reggio Emilia. Questo è quanto conta per il Partito Democratico il nostro territorio.
La mistica ci porta al “fondo dell’anima” della città di Parma: all’aeroporto Verdi e all’Alta Velocità (di Andrea Marsiletti)
La delusione aumenta se pensiamo che oltre a quella cifra, Modena e Bologna ricevono altri 2 milioni all’anno per le attività della loro destinazione turistica. Tirando le somme, un ricco bottino per Modena, Bologna e la Romagna, le solite bricioline per l’Emilia.
Penso alla presa in giro continua per gli operatori del turismo della nostra provincia, di Piacenza e di Reggio Emilia, titolari di strutture ricettive, guide turistiche, produttori, tour operator, che si stanno impegnando con ottimi risultati per far crescere l’offerta turistica del territorio. Una presa in giro confermata dal contentino di 200.000 euro di Corsini che solo oggi, a quattro mesi dalle elezioni, viene sfacciatamente a sventolare in Emilia.
Il sistema turistico di Parma in questi anni è stato completamente trascurato dal Partito Democratico, che ininterrottamente governa la Regione.
Il futuro del turismo di Parma e dell’Emilia dovrà sicuramente vedere un maggiore investimento da parte della Regione per sostenere il lavoro dei tanti operatori privati che meritano la giusta attenzione. Dovrà vedere l’attenzione della Regione all’aeroporto di Parma che deve crescere con voli interessanti anche per il turismo incoming. Dovrà vedere l’attenzione della Regione alla realizzazione della Stazione Alta Velocità a Parma che potrà rappresentare un polo intermodale unico insieme al vicino aeroporto e allo snodo autostradale arricchito, si spera, dalla Ti-Bre e in grado di continuare a valorizzare anche le importanti manifestazioni presso gli spazi vicini della Fiera di Parma, con un decongestionamento del traffico veicolare e la conseguente ricaduta positiva in termini di sostenibilità ambientale.
Cristiano Casa – Fratelli d’Italia Parma