Prepariamoci all’Ultra_torrente

28/05/2013

Parmadaily intervista Davide Bona, nato a Carrara nel 1982, trasferitosi a Parma una dozzina di anni fa, fin da subito innamorato dell’Oltretorrente, quartiere dove ancora oggi vive.

Parlami di  “Ultra_torrente”.
In occasione del festival IT.A.CA’ dal 1° giugno fino a fine mese esporrò presso Punto Arte, negozio di cornici in via della Costituente 9/a a Parma, la serie di scatti dal titolo “ultra_torrente” e presenterò l’omonima fanzine fotografica. Il progetto è dedicato al quartiere parmigiano Oltretorrente con un lavoro che si ispira ai maestri del bianco e nero Daido Moriyama e Anders Petersen. E’ un ritratto della suddetta zona della città a pellicola, dove cerco di raccontarne attraverso le case, i muri, gli animali e le panoramiche il carattere e la predisposizione ad ospitare persone di diverse culture, religioni e classi sociali.

Da dove ti è arrivato l’input di creare una fanzine sull’Oltretorrente?
Innanzitutto qualche tempo fa ho fatto un piccolo workshop con Ettore Moni, che mi ha insegnato veramente tantissime cose nuove, tra cui anche la fotografia d’architettura che in precedenza non avevo mai trattato. Quindi mi sono detto: “Proviamo a vedere di applicare le cose che ho imparato all’Oltretorrente parmigiano”. Con un po’ di pazienza ho iniziato allora a scattare vicino a casa mia, cioè in Piazzale Rondani, fotografando la zona in tutte le stagioni e posizioni. Successivamente, per caso, ho parlato di questo progetto con un’amica, ovvero Daniela Carlevaris, e lei mi ha spinto ad aderire alla manifestazione del primo di giugno.
Ho deciso quindi di fare le foto di tutti gli ingressi che portano in Oltretorrente. Tutti i giovedì, grazie anche al blocco del traffico, mi sono messo a fare le fotografie degli ingressi del quartiere, però non ero soddisfatto dei risultati. Essendo arrivato ad un mese dalla mostra ho cambiato completamente idea. Svilupperò meglio in futuro il progetto degli ingressi e quindi ho guardato nel mio archivio, ho selezionato le foto scattate in Oltretorrente in diversi anni ed ho scoperto che hanno tutte una grande assonanza di estetica che spero venga poi percepito da chi sfoglierà la fanzine. 

Perchè il nome “Ultra_torrente”?
Mentre mi informavo in intenet su quali fossero i confini del quartiere, che non tutti sanno ma vanno da Barriera Bixio al Parco Ducale incluso e da Piazzale Santa Croce a Piazzale Corridoni, ho trovato questa descrizione di Giuseppe Campi Pazan, prefetto di Parma del 1878, che appellava l’Oltretorrente come ultra-torrente, cioè oltre il torrente. Questa descrizione mi è piaciuta tantissimo e da lì ho deciso di sviluppare la cosa. Ecco di seguito la descrizione:
«In Parma, nella parte ultra-torrente, havvi il vero proletariato, una plebe povera, viziosa, formata dall’emigrazione dei contadini dei comuni rurali, attratti alla città dalle tradizioni delle elemosine della cessata coorte di Maria Luigia che era munificentissima, dai vantaggi dei molti stabilimenti di beneficenza, e dalla facilità di poter accattare e di vivere senza grande fatica.
Quella plebe in momenti di crisi può essere un pericolo, quando un agitatore audace lasciasse sperare migliori destini: essa non ha opinioni politiche di sorta, solo aspira a vivere e migliorare le proprie condizioni; essa non può essere redenta se non coll’opera civilizzatrice dell’istruzione, ed a questo tendono le cure delle Autorità, onde formare buoni e utili cittadini, sottraendoli ai deleteri influssi dei novatori politici, agli apostoli delle nuove idee sociali».
(Tratto da un rapporto del 22 gennaio 1878 del prefetto di Parma Giuseppe Campi Bazan) 

Quali sono i tuoi soggetti preferiti?
Mi piacciono le persone, gli animali, le situazioni: insomma dove succede qualcosa.

Qual è il filo conduttore della mostra e della fanzine?
Posso dire che le caratteristiche che si ritrovano negli scatti sono le pareti sporche, il caos ed un po’ di decadenza. Inoltre ho deciso di non mettere foto con persone, al massimo solo animali o persone in lontananza, nessun ritratto: mi piaceva l’idea di dargli questa caratteristica.  Volevo mettere delle foto che fossero il ritratto dell’Oltretorrente come se il quartiere stesso fosse una persona vivente in carne ed ossa.

Perchè ti piace l’Oltretorrente?
Sono arrivato qua per caso, perchè qua ho trovato casa, non so dirti bene il perchè ma me ne sono innamorato subito.  Sono stato un po’ di anni in via D’Azeglio, poi Piazzale Picelli ed ora qua dietro via Bixio. Mi sono sempre piaciute il tipo di case un po’ vecchie, come quelle che si trovano in Oltretorrente appunto, e poi a me piace la vita di quartiere, nel senso che, per esempio, scendo in strada e vado a far colazione al bar. Puoi dirmi che anche in centro storico posso fare lo stesso ma altrove mi dà un’altra sensazione. Sarà che nei 20 anni prima del mio arrivo a Parma abitavo in Partaccia dove oltre la spiaggia, il tabacchino ed il bar non c’è nient’altro…

Analogico o digitale?
Tutti e due. Diciamo che all’inizio di una serie di foto decido quale metodo migliore per farlo. Ora come ora grosso modo se fotografo in bianco e nero uso una fotocamera analogica. Il lavoro svolto sull’Oltretorrente è stato fatto tutto in analogico.

Se uno volesse vedere qualche tuo scatto in rete…
Il sito è www.davidebona.com.

Clicca qui per scaricare la locandina della mostra.

Nicola Villani

lombatti_mar24