Una partita di pallavolo a Pyongyang

27/08/2014

Christian Pivetta, delegato ufficiale Italia dell’Associazione Italia – Corea del Nord, racconta il suo viaggio di un mese nella Repubblica Popolare, il “Paese più inaccessibile al mondo”. ParmaDaily documenterà il viaggio con foto, commenti e opinioni sul campo di Pivetta condivisi con noi dal suo profilo Facebook. Cristian che ci dà l’opportunità di un reportage straordinario per i nostri lettori (e in generale per tutti gli italiani) e per questo lo ringraziamo di cuore. Il servizio giornalistico si concluderà con l’intervista di Pivetta per ParmaDaily. Andrea Marsiletti

UNA PARTITA DI PALLAVOLO A PYONGYANG (guarda le FOTO!)

Questa mattina mi do appuntamento verso le 8 con la cara Hun Hui Dongji per fare una passeggiata lungo il viale Sungri poiché nei passati giorni, percorrendolo col pulmino, ho notato nelle vie adiacenti uno dei rari edifici d’epoca che assomigliava un po’ ai tipici palazzi dei primi del ‘900 che sono presenti in Italia.
Ci facciamo la nostra solita passeggiata di circa 30 minuti chiacchierando del più e del meno, cantando di tanto in tanto qualche canzoncina e ripassando un po’ le lezioni di coreano.
Giunti sul posto scatto qualche foto a quell’edificio verdone che in effetti assomiglia tantissimo alle classiche case di ringhiera presenti nella mia città. Come potete notare i negozi sottostanti sono sobri con le vetrate coperte. Spiego alla compagna che moltissimi edifici di questa tipologia sono presenti in Italia e che questa piccolo angolo di Pyongyang potrebbe assomigliare ad un angolo di Milano se aggiungessimo i graffiti e scarabocchi lungo i muri degli edifici, le deiezioni canine lungo il marciapiede, l’odore dello smog e dell’urina umana lungo la via. Mi chiede per quali motivi sono presenti queste negatività nella mia città e perché nessuno intervenga sia nell’educazione popolare che nell’eventuale scoraggiamento di determinati comportamenti incivili. Domanda alla quale rispondo sarcasticamente con un: da noi esiste la libertà, ognuno può fare quello che vuole, ed educare e indurre a comportamenti corretti il popolo è solamente un costo che un sistema che mette al centro del mondo il profitto, non può permettersi di sprecare.Lei, invece, mi informa che questo edificio è uno dei pochi rimasti in piedi a Pyongyang dall’epoca del dominio giapponese e che la sua costruzione probabilmente risale a quel periodo.
Proseguiamo con la passeggiata lungo il fiume Taedong e risalendolo verso l’hotel scatto ancora qualche foto alla porta Taedong in tipico stile coreano e ad alcune statue presenti in luogo. Ci ritroviamo in hotel con le altre delegazioni pronti a partire per visitare il nuovo palazzo del ghiaccio e la struttura esterna per il pattinaggio con i pattini a rotelle.
Il nuovo palazzo del ghiaccio è stato costruito dall’Esercito Popolare in meno di un anno ed inaugurato nel 2012; si va ad aggiungere ad un altro palazzo del ghiaccio presente a Pyongyang generalmente riservato per i giocatori di hockey sul ghiaccio od agli sportivi di professione (quello a forma di cono).
Sul lato esterno un ampio parco con diverse piste di pattinaggio per i pattini a rotelle. Assistiamo a qualche piccolo spettacolo dei ragazzini che si divertono ad esibirsi davanti ad un gruppo così folto di visitatori provenienti da ogni parte del mondo.
La cara Hun Hui Dongji mi offre, come al solito, un gelato questa volta al gusto di arancio. Rientrati in albergo, dopo il pranzo approfitto di un’oretta libera per farmi una bellissima passeggiata fino al Grande Teatro Popolare, un altro luogo incantato da me preferito, dove nell’area laterale è presente un campo da pallavolo, un ampio giardino per i bambini, un piccolo lunapark e negli spazi liberi dove una fiumana di ragazzi giocano chi a pallavolo, chi a badminton o chi si diverte a pattinare. Lungo il percorso di rientro incrocio anche una famiglia che sta facendo andare il proprio bimbo su una macchinetta elettrica.
Nel pomeriggio, invece, abbiamo modo di visitare il nuovissimo centro ippico nominato Mirim, anch’esso costruito dall’Esercito Popolare ed inaugurato nel 2013. Qui è presente un’ampia pista all’esterno e diversi edifici con piste al coperto, gli spogliatoi e servizi, luoghi ricreativi, un bar e dei negozi di materiale vario.
Il rientro all’hotel avviene molto presto per cui domando alla tollerantissima Hun Hui Dongji se desidera passeggiare fino al Grande Teatro Popolare, cosa che lei farà volentieri assieme a me, anche se mi informa che le sue scarpe iniziano a dare segni di cedimento. Giunti là, mi chiede se desidero giocare a pallavolo con gli altri ragazzi, cosa che accetto volentieri, considerata la limpida giornata di primavera. Passeremo in compagnia diverse ore della giornata con molti ragazzi e ragazze giocando e scambiando qualche parola in amicizia. Tutto si svolge in assoluta tranquillità e naturalezza completamente al di fuori dei programmi ufficiali programmati.
La giornata volge al termine limitandomi a scattare qualche foto all’inizio del tramonto di questo luogo incantato, considerato che i compagni di gioco non desiderano essere fotografati.
Dopo la cena, una piccolissima passeggiata solitaria fino alla stazione dei treni mi aiuterà nella digestione. Un po’ di televisione fino alla sigla di chiusura dei programmi svolta con la gloriosa bandiera della RPD di Corea che sventola, diventata ormai per me un appuntamento fisso nel segnalarmi che è ora di dormire.

Christian Pivetta

REPORTAGE DALLA COREA DEL NORD
Il viaggio di Cristian Pivetta.

Partenza verso Pechino!
Addio Capitalismo! Sono arrivato a Pyongyang!
Pyongyang è una fiaba incantata
Che fortuna nascere in Corea del Nord!

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