# Oppure Vendola @ltrimenti Reggiani

28/12/2012
h.14.40

Un anno fa il nostro paese era ad un passo dal default poichè Berlusconi e il berlusconismo ci hanno condotto sulla rotta del Titanic continuando a negare la crisi ed a distrarci con i morbosi racconti delle loro volgari feste.
Il prof. Mario Monti indubbiamente ha riportato serietà, sobrietà ed austerità nel mercoledì delle ceneri che ha seguito le dimissioni del Cavaliere, avvenute peraltro con una modalità emergenziale al limite del “golpe bianco”.
Ma deve essere chiaro che Monti non è altro che è un resaturatore, un garante di quell’establishment economico-finanziario che a livello globale controlla la politica e quindi le vite di miliardi persone.
Il committente di Monti non è il popolo italiano, ma quella stessa Finanza Speculativa che ha determinato questa crisi, pompando allo stremo la cultura dei consumi e del debito, per poi ridurre in povertà il cittadino comune, senza nemmeno mettere in discussione il sistema che ha portato a tutto questo. L’Agenda Monti è la Restaurazione post-napoleonica del 1815, punto di arrivo dopo i tumulti iniziati quarant’anni prima con la Rivoluzione Francese.
Oggi è fondamentale cambiare l’attuale modello sociale di Europa, perchè quello che ci viene imposto oggi è profondamento ingiusto per cittadini e imprese e lega tra loro gli Stati solamente attraverso una governance economico-finanziaria, che di fatto ha commissariato i poteri delle singole nazioni e viene nominata per cooptazione.
Il Patto di Stabilità così come è stato predisposto opprime lo sviluppo economico e reprime i diritti fondmantali degli individui: il lavoro, la salute, l’istruzione e la cultura.
Da Assessore al Bilancio del Comune di Colorno, ho portato in approvazione un Bilancio di Previsione 2013 che sembra una trincea di guerra. E’ un bilancio in cui i trasferimenti dallo Stato sono stati tagliati di oltre il 90% rispetto a quelli che arrivavano nel 2010. Per mantenere i servizi ai cittadini abbiamo a disposizione come unico strumento le leve fiscali. Abbiamo scelto di non intervenire sulle tariffe dei servizi (che hanno suibito solamente adegaumenti ISTAT) perchè non è alzando la retta dell’Asilo Nido che risolveremo i nostri problemi. Abbiamo ridotto all’osso tutte le spese.
Approviamo il Bilancio 2013 senza ritoccare l’IMU o l’addizionale IRPEF; ma non sappiamo se siamo in grado di far funzionare l’ente in queste condizioni. Circa il 30% dell’IMU che incameriamo dai cittadini viene accantonata per il Patto di Stabilità. Non possiamo spendere nemmeno per coprire le buche delle strade.
La ripresa economica può ripartire solamente se ai Comuni viene consentito di spendere in modo intelligente. Se venisse concesso di investire sul recupero degli edifici, sulla loro messa in sicurezza e sul contenimento della spesa energetica, l’economia ripartirebbe e le aziende svilupperebbero su produzioni ecosostenibili. Economia ed ecologia progrediscono di pari passo.
Se la guida dell’Europa rimane in mano all’Alta Finanza, gli interessi speculativi di pochi continueranno a prevalere sul Bene Comune.
Qualsiasi sarà il mio ruolo, nel partito o nelle istituzioni, lavorerò sempre per ribaltare questo modello di società.

Mirko Reggiani
Candidato alla primarie di Sinistra Ecologia Libertà
per il Senato della Repubblica

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