Visita alla Casa natale di Kim Il Sung… e poi tre ore di lezione sull’ideologia dello Juche

REPORTAGE DALLA COREA DEL NORD DI ANDREA MARSILETTI (autore del libro “Se Mira, se Kim” in fase di stesura)

La visita alla casa natale del “Grande Leader” Kim il Sung è una tappa obbligata per ogni visitatore in Corea del Nord, a maggior ragione lo era per la delegazione politica italiana da me presieduta.

L’abitazione si trova nel piccolo villaggio di Mangyongdae-guyok che dista otto chilometri dalla capitale Pyongyang.

Kim Il-sung, il padre del “Grande Dirigente” Kim Jong Il e il nonno del “Grande Maresciallo” Kim Jong Un, è nato il 15 aprile 1912 sotto occupazione dell’Impero giapponese (il 15 aprile è la principale festività nazionale in Corea del Nord). La sua famiglia si distinse per l’attività di resistenza ai giapponesi ma nel 1920 fu costretta a fuggire in Cina. Lì Kim il Sung si unì a diversi gruppi di guerriglia anti-giapponese nella Cina settentrionale guidati dal Partito Comunista Cinese e iniziò a combattere nel 1935.

Quando i giapponesi sconfissero questa guerriglia, il “Grande Leader” si ritirò in Unione Sovietica dove venne inviato in un campo nei pressi di Chabarovsk nel quale i sovietici addestravano i guerriglieri comunisti coreani. Kim Il Sung divenne Capitano dell’Armata Rossa.

Fece ritorno in Corea nel settembre del 1945 insieme all’esercito sovietico che liberò il Paese dall’occupazione nipponica, per poi diventare Presidente “eterno” della Repubblica Popolare.

La casa natale di Kim Il Sung è un luogo “sacro” in Corea. E in ogni tempio c’è una sacerdotessa, la padrona di casa vestita in abiti tradizionali e ornata con la spilla del Partito che narra la vita di Kim Il Sung.

Terminata la visita alla casa, ci hanno condotto sopra una collina dalla quale si poteva vedere tutta la città di Pyongyang. Ci siamo fermati mezz’ora gustandoci un gelato coreano.

Poi abbiamo fatto ritorno in hotel, dove per la nostra delegazione italiana e quella russa erano previste tre ore di lezione sull’ideologia dello Juche tenute da una docente di grandissimo prestigio quale la Presidentessa del Dipartimento universitario delle Scienze sociali, ovvero del pensatoio ideologico della Corea del Nord.

Al termine della sua esposizione ho chiesto alla docente: “Quali sono le principali differenze tra lo Juche e il marxismo-leninismo?”.

La risposta è stata serafica: “Il marxismo-leninismo mette al centro l’economia, lo Juche l’uomo.”

Amen.

Andrea Marsiletti

REPORTAGE DALLA COREA DEL NORD (05-12 settembre 2016). Di Andrea Marsiletti

1. I giovani cantano il Maresciallo Kim Jong Un. Video

2. Arrivo a Pyongyang… in una suite dell’hotel Koryo

3. La Torre Juche: la torcia dell’ideologia

4. L’arte del socialismo reale nella metropolitana di Pyongyang

5. Pyongyang: palazzi sovietici, pochi negozi, nessun consumismo

6. Visita all’orfanotrofio di Pyongyang

7. I cartelloni politici lungo le strade di Pyongyang che indicano al Popolo la via verso il Socialismo

8. Piazza Kim Il Sung e il monumento al Partito del Lavoro

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